giovedì 6 marzo 2008

Un Manoscritto sul Purgatorio (1 di 5)

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Che cos'è la vita paragonata a quel giorno che non avrà sera per gli eletti, a quella sera che non avrà giorno per i reprobi? Si ama tutto sulla terra, ci si affeziona a tutto, eccetto a Colui che unico dovrebbe avere il nostro affetto ed al quale noi lo neghiamo. Il Gesù del Tabernacolo attende cuori che Lo amino e non ne trova. Appena uno su mille Lo ama come si dovrebbe amare! AmateLo voi; risarciteLo di questa indifferenza tanto colpevole che c'è nel mondo!

Che cos’è il Purgatorio?

Leggiamo ciò che il Catechismo della Chiesa Cattolica ci dice:

III. La purificazione finale o Purgatorio

1030 Coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene siano certi della loro salvezza eterna, vengono però sottoposti, dopo la loro morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del cielo.

1031 La Chiesa chiama Purgatorio questa purificazione finale degli eletti, che è tutt'altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al Purgatorio soprattutto nei Concilii di Firenze [Cf Denz. -Schönm., 1304] e di Trento [Cf ibid. , 1820; 1580]. La Tradizione della Chiesa, rifacendosi a certi passi della Scrittura, [Cf ad esempio, 1Cor 3,15; 1031 1Pt 1,7 ] parla di un fuoco purificatore.

Per quanto riguarda alcune colpe leggere, si deve credere che c'è, prima del Giudizio, un fuoco purificatore; infatti colui che è la Verità afferma che, se qualcuno pronuncia una bestemmia contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro ( Mt 12,31 ). Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo secolo, ma certe altre nel secolo futuro [San Gregorio Magno, Dialoghi, 4, 39].

1032 Questo insegnamento poggia anche sulla pratica della preghiera per i defunti di cui la Sacra Scrittura già parla: "Perciò [Giuda Maccabeo] fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato" ( 2Mac 12,45). Fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico, [Cf Concilio di Lione II: Denz. -Schönm., 856] affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio. La Chiesa raccomanda anche le elemosine, le indulgenze e le opere di penitenza a favore dei defunti.

Rechiamo loro soccorso e commemoriamoli. Se i figli di Giobbe sono stati purificati dal sacrificio del loro padre, [Cf Gb 1,5 ] perché dovremmo dubitare che le nostre offerte per i morti portino loro qualche consolazione? Non esitiamo a soccorrere coloro che sono morti e ad offrire per loro le nostre preghiere [San Giovanni Crisostomo, Homiliae in primam ad Corinthios, 41, 5: PG 61, 594-595].

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Durante i 20 secoli della storia della Chiesa, Dio ha permesso diverse volte che anime del Purgatorio apparissero sulla terra a sante persone per chiedere preghiere e aiuto per compiere più velocemente la loro purificazione. Quello che segue è il racconto di una di queste apparizioni. Il testo originale è in francese (“Le Manuscrit du Purgatoire”) con l’imprimatur del Rev.mo Joseph Palica, Archiep. Philippens., Vic. Gen., Roma.

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Un Manoscritto sul Purgatorio

SUOR MARIA DELLA CROCE


Introduzione

Per rispondere al desiderio che gli è stato espresso, la Direzione del Bollettino "Notre Dame de la Bonne Mort"(Tinchebray - Orne - Francia) pubblica, con tutte le riserve comandate dalla nostra Santa Madre Chiesa secondo il decreto di Urbano VIII, il Manoscritto come un documento puramente storico. Il testo è un pio manoscritto comunicato da un Sacerdote Zelatore, missionario molto zelante e devoto, sulle conversazioni di una religiosa con un’anima del Purgatorio.

Innanzitutto, nessuno può negare a priori la possibilità e il verificarsi delle apparizioni di anime del Purgatorio a persone vive. Questi tipi di apparizioni non sono rare ed i racconti che le riportano non mancano; abbondano nella vita dei santi. Ne citeremo soltanto un esempio preso in prestito dalla vita di Santa Margherita Marie Alacoque[1].

"Quando ero in preghiera davanti al Santissimo Sacramento nella festa del Corpus Domini, una persona avvolta nel fuoco si presentò improvvisamente dinanzi a me. Lo stato pietoso in cui vidi che si trovava in Purgatorio mi fece versare abbondanti lacrime. Mi disse che era l’anima del monaco benedettino che una volta aveva ricevuto la mia confessione e che mi aveva consigliato di fare la Santa Comunione (frequente?). Per questo Dio gli aveva permesso di rivolgersi a me per avere sollievo nelle sue pene. Mi chiese di offrire per lui tutti i patimenti e le sofferenze di tre mesi. Dopo aver ottenuto il permesso dalla Madre Superiora, feci quello che mi aveva chiesto. Egli mi disse che la causa prima delle sue sofferenze era l’aver preferito i suoi interessi alla gloria di Dio e l’aver dato troppa importanza alla sua buona reputazione; la seconda era la mancanza di carità verso i suoi fratelli; la terza l’eccessivo attaccamento alle creature."

"Sarebbe difficile per me esprimere ciò che ho dovuto soffrire nel corso di quei tre mesi. Egli non mi lasciava mai; mi sembrava di vederlo come fosse avvolto nel fuoco con così vivi dolori che non potevo fare a meno di gemere e piangere quasi incessantemente. La mia Superiora, mossa a compassione, mi disse di fare dure penitenze, in particolare la disciplina. Infine, al termine dei tre mesi, vidi l'anima tutta colma di gioia e di gloria. Stava per godere della felicità eterna, e nel ringraziarmi mi disse che avrebbe pregato per me dinanzi a Dio."

Le testimonianze dei teologi, documentate da fatti storicamente verificabili, non sono né meno numerose né meno valide: ci basti citare, tra molte altre, la Mistica Divina del canonico M. Ribet, (vol. II, cap. VIII), e, più in generale, le opere giustamente apprezzate dei principali maestri della teologia mistica.

Dio permette queste apparizioni e queste manifestazioni per il sollievo delle anime, che vengono a implorare la nostra compassione, ed anche per nostra istruzione per rivelarci gli effetti ed i rigori della sua divina giustizia per le colpe che riteniamo leggere. Una raccolta di diverse apparizioni, pubblicata da Mons. Palafox y Mendoza Vescovo di Osma, Spagna, porta in effetti questo titolo suggestivo “Luce per i vivi dall'esperienza dei morti”. Non si poteva meglio esprimere e giustificare la ragione provvidenziale delle manifestazioni con le quali le anime sofferenti del Purgatorio si rivolgono ai vivi per implorare la loro pietà e chiedere la loro intercessione.[2]
Si deve tuttavia prendere nota che i fatti e i racconti relativi a queste diverse manifestazioni hanno soltanto un'autorità umana. La Chiesa non si è pronunciata al riguardo. Essi sono esposti solo come documenti storici.


Il Manoscritto

La sua autenticità

Il manoscritto che abbiamo fra le mani contiene informazioni molto interessanti sulla vita dell’oltretomba, in particolare sul Purgatorio. Queste informazioni sono inframezzate da numerosi consigli di direzione spirituale.

La sua autenticità è inoppugnabile. Depositaria del medesimo è Suor Maria della Croce, al secolo Elisa Sofia Clementina Hébert, nata a Néhou-St-Georges (diocesi di Coutances) i1 1° dicembre 1840.

Rimase orfana di padre all'età di 6 anni. Ad 11 anni ricevette la Prima Comunione e la Cresima nel Convento delle Agostiniane di Valognes, ove si trovava religiosa una sua zia materna, Sr. Angela Quettier, che doveva in seguito divenire Superiora del Convento ed esserne fino alla morte esempio di edificazione.

All'età di 18 anni Elisa ritornò al Convento di Valognes, come novizia. Il 15 maggio 1861 fece la professione religiosa. Nel 1884 quasi all' unanimità fu eletta Assistente e l'anno seguente divenne Madre Prefetta.

Nel 1904, a causa dei decreti di espulsione dei religiosi dalla Francia, scacciata dal suo Convento, trovò rifugio presso alcune cugine nel piccolo villaggio di Vauvicard, comune di Quettehou. Aveva 63 anni. Alcuni anni dopo dovette raggiungere Cherbourg, ove visse assieme ad un'altra cugina. Qui S. Pio X, di sua spontanea volontà, le concesse il privilegio di un oratorio privato, con la facoltà di conservarvi il Santissimo.

Morì a Cherbourg il maggio del 1917. Le sue spoglie riposano nella tomba di famiglia a Quettehou.

Nel 1871 infierì sulla Comunità di Valognes una gravissima epidemia che mieté varie vittime tra cui una giovane Suora di 36 anni Suor Maria Gabriella. "Nel curarmi - ci rivelò una Suora anziana di Valognes di nome Geltrude - in poche ore Suor Maria Gabriella fu tolta di vita. Tale atto di abnegazione - soggiunse la stessa Suora - forse le ha meritato, come ella dice in seguito, la salvezza eterna".

La giovane Suora, infatti, soprannaturalmente non era molto perfetta, il che le valeva da parte di Suor Maria della Croce rimproveri abbastanza frequenti, ai quali lei di rimando: "Ebbene, se andrò in Purgatorio, me ne trarrete voi fuori ". Non pensava che realmente sarebbe stato così.

Novembre 1873. Suor Maria della Croce è in cella. Improvvisamente sente dei gemiti prolungati... " Oh!, esclama in preda allo spavento, chi siete? ...Voi m'incutete paura! ... Soprattutto non apparite, ma ditemi chi siete!". Nessuna risposta... Impressionata più che mai, parla alla Superiora (sua zia) la quale non si mostra punto sorpresa e le dice semplicemente: "È un'anima del Purgatorio, pregheremo per essa".

Ciò fu fatto, ma senza risultato. I gemiti continuarono, facendosi sempre più vicini. Sr. Maria della Croce ne era sgomenta. Temeva di essere zimbello del diavolo: lei non amava le vie straordinarie; voleva seguire la via ordinaria.

Nel Manoscritto troveremo accenni a questi timori, a questa sua volontà. Ancora nel 1880 esprimeva questi suoi dubbi.

Il 15 febbraio 1874 dovette subire il primo colloquio. E fu così che fino al novembre del 1890 fra l'anima di Suor Maria Gabriella e Suor Maria della Croce si ebbero le misteriose relazioni che quest'ultima affidò al prezioso Manoscritto, di cui intraprendiamo la pubblicazione.


Attendibilità del Manoscritto

Essa deriva:

1 - Dalla persona stessa di Suor Maria della Croce.

Tutti coloro che l'hanno conosciuta sono concordi nell'affermare che non ha mai cessato di praticare, e fino all'eroismo, tutte le virtù cristiane e religiose.
Direttrice di Educandato godeva sulle allieve di un tale ascendente che tutte le superstiti (e sono ancora molte) sono concordi nel dire che le sue parole e i suoi atti avevano su loro un profondo influsso. Esse la qualificano come "Santa".

Tutti i testimoni unanimemente affermano che Suor Maria della Croce era dotata di intelligenza pronta, ottima cultura, perfetto equilibrio e assoluto buonsenso.

Preziosa la sua riluttanza a battere una via che non fosse quella comune e l'ostinazione nel pensare che si trattasse di un tranello del diavolo. Tuttavia, nonostante questa riluttanza, ella approfittò largamente per il suo progresso spirituale delle visite che riceveva: ne fanno fede le sue Consorelle e le note prese in occasione degli Esercizi Spirituali.


2 - Dall'autorità delle conferme ricevute.

Il suo direttore spirituale il R. P. Prével, dei Padri di Pontigny, poi Superiore Generale della sua Congregazione, in una lettera in data 4 novembre 1912 da Hitchin (Inghilterra) a lei indirizzata ci conferma che egli era esattamente informato delle comunicazioni di Suor Maria della Croce con la sua antica compagna: "Parlatemi, le dice, della vostra cara afflitta, che da lungo tempo dev'essere inabissata nella gloria del suo Diletto!... Vi ha di poi abbandonata?... Ovvero vi consola ancora negli abbattimenti?

"Avete continuato a scrivere le sue comunicazioni? Dal canto mio, ho con cura conservato quelle passate e le ho rilette non poche volte".

È chiaro dunque che stimava serie le comunicazioni ricevute ed è presumibile che non le giudicasse tali senza ottime prove. Ed ecco altre preziose testimonianze:

Il can. Dubosq, ex-superiore del Seminario Maggiore di Bayeux e promotore della fede nei processi canonici per la Beatificazione e la Canonizzazione di S. Teresa del Bambin Gesù.

Il can. Gontier, censore ufficiale dei libri nella diocesi di Bayeux ed autore di opere molto apprezzate.

Un eminente Maestro di Teologia Mistica molto benemerito, di cui dobbiamo rispettare l'anonimato per ragioni del tutto indipendenti dal soggetto che trattiamo, ma del quale possiamo ben dire che i suoi bei libri hanno meritato il seguente elogio di S. Pio X: "Gli uomini colti rendono un giusto omaggio alla vostra scienza e alla vostra esperienza" (Lettera del 13 dic. 1908).

Dopo maturo esame del Manoscritto detti Reverendi non hanno esitato ad affermare che esso non conteneva nulla di contrario agl'insegnamenti della fede, nulla che non fosse in perfetta armonia coi principi della vita spirituale e di edificazione per le anime.

Con piena soddisfazione hanno notato che Sr. Maria della Croce, dotata del più retto giudizio e del più grande buonsenso, era per ciò stesso al riparo dalle deviazioni di una immaginazione troppo viva e pericolosa.

Inoltre hanno rilevato a conferma del loro giudizio che Sr. Maria della Croce aveva fatto di tutto per sottrarsi alle visite per lei importune; che aveva protestato, domandandosi se ciò non fosse una punizio­ne inflittale dal Cielo; che ella trovava quegli eventi così straordinari da non saper cosa pensare; in ultimo, che aveva fatto tante obiezioni all'apparizione da non potersi in alcun modo attribuire a lei l'intenzione d'aver immaginato od inventato le manifestazioni di cui era l'oggetto.


Infine i citati Teologi sono rimasti vivamente colpiti:

a) dalla grande lezione di carità cristiana che chiaramente proveniva da tutto lo svolgersi dell'apparizione: da una parte infatti, Suor Maria Gabriella, nel Convento di Valognes, con la sua condotta poco religiosa aveva fatto molto soffrire Sr. Maria della Croce, incaricata di richiamarla al dovere, e dall'altra, proprio a Sr. Maria della Croce, per volere di Dio, ella aveva dovuto rivolgersi dopo la morte, per essere liberata dal Purgatorio;

b) dal fatto che i lumi concessi a Suor Maria della Croce divenivano tanto più vivi e più precisi, quanto più Suor Maria Gabriella si purificava;

c) dai progressi fatti da Suor Maria della Croce nel lavoro della propria santificazione; progressi considerevoli, che facevano affermare al can. Dubosq: "Pubblicando il manoscritto di Suor Maria della Croce - e desidero che lo facciate - v'avviate verso una Causa di Beatificazione".

In breve: gli eminenti Teologi consultati hanno unanimemente concluso che il manoscritto di Sr. Maria della Croce racchiudeva in sé la prova della perfetta autenticità, così che aveva pieno valore quanto al contenuto e quanto alla attendibilità.


CONCLUSIONE

Il Manoscritto di Suor Maria della Croce, "Manoscritto sul Purgatorio", per attestazione di persone qualificate ci si presenta - dal solo lato storico ed umano - con tutte le garanzie di credibilità che si possano desiderare.

La Direzione del "Bulletin de Notre-Dame de la Bonne Mort" è lieta di pubblicarne l'edificante ed impressionante contenuto; la voce d'oltretomba che vi si farà udire, rivelandoci le giustizie e le misericordie del Purgatorio, proponendoci i consigli di pietà e di santificazione, di cui il Manoscritto è pieno, sarà per noi una viva luce per l'orientamento della nostra vita verso il cammino dell'eternità.

E non dubitiamo che codesta "luce ai vivi dall'esperienza dei morti" sia per molti dei nostri Associati una scuola eloquente di buona vita e, per ciò stesso, una preparazione salutare ed efficace alla buona morte.

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Molte delle notizie biografiche sopra riferite, e concernenti le due Suore Agostiniane del Convento di Valognes, sono state desunte dal fascicolo "La Dirigée du Purgatoire " edito parimenti dalla "Direction de l'Association de Notre-Dame de la Bonne Mort", Tinchebray (Orne) Francia (nAt.).

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In tutto ciò che segue, le affermazioni rese sono presumibilmente quelle di Suor Maria Gabriella (l’anima sofferente dal Purgatorio). A volte ella è interpellata da Suor Maria della Croce. Per semplicità le virgolette sono omesse. Le domande di Suor Maria della Croce saranno indicate.



Il Testo del Manoscritto

(Dichiarazioni di Suor Maria Gabriella)

La Madre Superiora è in cielo dal giorno della sua morte, perché ha molto sofferto ed è stata molto caritatevole.

Se foste perfetta come vuole il buon Dio, quante grazie Egli avrebbe da concedervi! Il buon Dio vuole che siate più santa di molte altre.

Il Reverendo D. L. si trova in Purgatorio, perché amava troppo dare ritiri e predicare dovunque! ... Sì, era una cosa buona, ma trascurava la sua parrocchia.

Il buon Dio gradirà quanto farete per tutte le anime del Purgatorio come se lo faceste per una sola, applicando Egli la vostra intenzione.

Attualmente io sono quella che soffre di più perché non ero fedele alla mia vocazione.

La Via Crucis è la miglior preghiera dopo la santa Messa.[3] Io soffro più di Suor …. perché lei è stata fedele alla sua vocazione; la malattia aveva inasprito il suo carattere e poi è stata mal consigliata. Non posso dare alcun segno esterno. Il buon Dio non lo permetterà; sono stata troppo colpevole. Perché vi ho recato dispiacere ed il buon Dio vuole che siate voi a pregare per me! Potete dirlo anche a Suor... alla quale del pari ho recato dispiacere ed alla Madre Superiora che ho fatto tanto soffrire... Se ella potesse far celebrare delle Messe in mio suffragio. Dite alcuni rosari per me! Fate bene le vostre meditazioni, perché non ne facevo affatto. Recitate il vostro Ufficio bene, perché sono stata molto distratta durante il mio. Osservate rigorosamente la modestia ovunque, perché avevo sempre gli occhi levati per vedere ciò che non c’era necessità che vedessi!.... Atti d’amore! E una grande obbedienza alla Madre superiora, che ho tanto fatto soffrire!

Qualche Rosario per me! Le vostre meditazioni ben fatte, perché io non ne facevo affatto! L'ufficio ben recitato, perché io non lo recitavo bene! Una grande modestia da per tutto, perché io tenevo sempre gli occhi alzati per vedere quanto non bisognava che vedessi! ... Alcune elevazioni spirituali, e una grande sottomissione alla Madre Superiora che ho fatto tanto soffrire! Povera Madre Superiora! ... (Dieci o quindici volte ripetuto).

Ahimè! se sapeste quanto soffro! Pregate per me, per favore; soffro intensamente ovunque. Ahimè! Mio Dio, quanto sei misericordioso! Nessuno può immaginare cos’è il Purgatorio. Bisogna essere buone ed avere pietà per le anime! Qualche buon consiglio? La Via Crucis. Sulla terra, soffrirete sempre in corpo e in spirito e spesso con entrambi!

Quanta felicità in Cielo! Vi è una distanza tanto grande tra il Purgatorio ed il Cielo! Talvolta abbiamo come un'eco delle gioie che gustano i Beati in Paradiso; ma è quasi una punizione, poiché ciò desta in noi un grande desiderio di vedere il buon Dio! In Cielo, pura luce; nel Purgatorio, profonde tenebre!

Il buon Dio vi ama più di molte altre... Non ve ne ha Egli dato delle prove?

Madre E. è in Cielo. Era un'anima nascosta ed estremamente interiore!

Ma no! Non sono il diavolo! Sono Suor M. G. Vi farò richieste fino a che sarò in Cielo. Dopo, pregherò per voi a mia volta.
Sì, posso pregare per voi fin d'ora e lo farò tutti i giorni. Vedrete che le anime del Purgatorio non sono ingrate! I grandi colpevoli non vedono la Santa Vergine. Quando si libera un’anima dal Purgatorio, è una grande gioia per Dio stesso. Quello che avete letto a questo riguardo è vero.

Il giorno di Pasqua avrò un po’ di sollievo (nelle pene).

Se veglierete con cura su di voi, il buon Dio ha grazie da concedervi che non ha ancora mai fatto a nessuno. Potete dire il vostro Breviario per molti allo stesso tempo come se lo recitaste per ciascuno di essi, avendo cura, prima di recitarlo, di manifestare la vostra intenzione; e tutti vi avranno parte come se lo diceste per ciascuno di essi.

V'è una pena particolare nel Purgatorio per le Religiose che hanno recato dispiacere alla loro Superiora: per costoro il Purgatorio è terribile. Vedranno anche loro quello che è toccato a me!


24 marzo 1874 (2° domenica dopo Pasqua ). - Domani andate più spesso che potete dinanzi al Santissimo Sacramento. Dato che io vi ci accompagno, avrò la felicità di stare vicino al buon Dio. Sì, questo mi è di sollievo.

25 marzo 1874 (Annunciazione) - Al presente sono nel secondo Purgatorio. Dal giorno della mia morte ero nel primo, ove si soffrono dolori molto grandi. Anche nel secondo si soffre molto, ma assai meno che nel primo. Siate sempre un sostegno per la vostra Superiora. Non parlate spesso; attendete che vi si interroghi per rispondere.

Maggio 1874. - Sono nel secondo Purgatorio dal giorno dell'Annunciazione della Santa Vergine. Quel giorno ho anche visto per la prima volta la Santa Vergine[4], poiché nel primo non La si vede. La visione di Lei c'infonde coraggio; inoltre questa buona Mamma ci parla del Cielo. Durante il tempo che La vediamo le nostre sofferenze ci sembrano diminuite.

Ah! Come desidero di andare in cielo! Oh! Che martirio soffriamo dopo aver conosciuto il buon Dio!

Che penso io? Il buon Dio lo permette per il vostro bene e per il mio sollievo!... Ascoltate bene ciò che vi dirò: "Il buon Dio ha grandi grazie da concedervi. Vuole che salviate un grande numero d’anime per mezzo dei vostri buoni consigli e del vostro esempio. Se con la vostra condotta vi metteste ostacolo, un giorno rispondereste per tutte queste anime che avreste potuto salvare! È vero che non ne siete degna; ma poiché il buon Dio permette tutto ciò... Egli è il Padrone e distribuisce la sua grazia a chi vuole.

Fate bene a pregare e a far pregare San Michele. Nell'ora della morte si è felici d'aver avuto fiducia in alcuni Santi, affinché siano nostri protettori presso il buon Dio in quel terribile momento.

Non abbiate timore di ricordare a tutte le vostre giovanette le grandi verità della salvezza. Le anime sovente hanno bisogno d'essere scosse, al presente più che mai!

Il buon Dio vuole che vi doniate a Lui interamente. Egli vi ama più di tante altre. Per conseguenza vi concederà anche un maggior numero di grazie. (Egli ne è ben Padrone!). A voi, dunque, sarà più facile 1'amarLo anche più intensamente. Non trascurate nessuna delle grazie che Egli vi largisce. Vivete solo per il buon Dio. Promovete la sua gloria da per tutto. Quanto bene potete fare alle anime! Non fate nulla se non per far piacere al buon Dio. Prima di ogni azione, raccoglietevi un momento in voi stessa per vedere se quel che state per fare Gli sarà accetto. Tutto per il vostro Gesù! Oh, amateLo molto!

Sì, io soffro ma il mio più gran tormento è di non vedere il buon Dio. È questo un martirio continuo che mi fa soffrire più del fuoco del Purgatorio. Se d’ora in poi amerete il buon Dio com'Egli desidera, sperimenterete un po’ cos'è codesto languore che fa desiderare d'unirsi all'oggetto del proprio amore, al buon Gesù!

Sì, talvolta vediamo San Giuseppe, ma non così spesso come la Santa Vergine.

Bisogna che diveniate indifferente a tutto, tranne al buon Dio. Ecco in qual modo raggiungerete la vetta della perfezione alla quale Gesù vi chiama.

Madre I. non ha avuto alcun beneficio dalle Messe fatte celebrare in suo suffragio. Le Religiose non hanno il diritto di disporre dei loro beni; ciò va contro la povertà.

Se fate bene orazione, le anime che vi sono affidate ne sentiranno vantaggio. Il buon Dio non nega mai le grazie che Gli vengono chieste in una orazione ben fatta.

Il Purgatorio delle Religiose dura più a lungo ed è più rigoroso di quello delle persone del mondo, perché esse hanno abusato di un numero maggiore di grazie. Il buon Dio lo ha permesso e la Madre Superiora defunta lo ha ottenuto, poiché vi sono nel Purgatorio molte Religiose abbandonate (per loro colpa, certamente!) e ad esse più non si pensa. La Madre Superiora defunta mi ha detto che se si potesse, in Comunità, far celebrare di tanto in tanto una Messa a loro intenzione, il buon Dio ne rimarrebbe ben soddisfatto. Direte questo alla Madre Superiora. Sì, il buon Dio ama molto la Madre Superiora. Voi sapete che le ha dato una pesante croce da portare, ecco la miglior prova del suo amore per lei.

Non ci si può immaginare le pene che si soffrono in Purgatorio! Nel mondo nessuno ci pensa. Anche le Comunità religiose lo dimenticano. Per questo il buon Dio vuole che qui si preghi in modo speciale per le povere anime del Purgatorio, che s'inculchi questa devozione alle allieve, affinché esse a loro volta ne parlino nel mondo.

Non temete minimamente la fatica. Quando si tratterà del buon Dio, sacrificate tutto per Lui!

Obbedite prontamente alla vostra Superiora, lasciandovi orientare come ella vorrà. Siate molto umile. Umiliatevi sempre, fino al centro della terra se ciò si potesse.

M. sta in Purgatorio perché spesso, con le sue parole astute, ha ostacolato il bene che le superiore avrebbero potuto fare.

Prendete come pratica la presenza di Dio e la rettitudine d'intenzione. Il buon Dio cerca anime dedicate che Lo amino per Se stesso. Ve ne sono ben poche! Egli vuole che voi siate del numero delle sue vere amiche. Molte persone amano il buon Dio; così credono, ma Lo amano per se stesse! Ecco tutto!

No! Nel Purgatorio non vediamo il buon Dio. Sarebbe allora il Cielo! Quando un'anima cerca veramente, con sincerità, per amore, il buon Dio nel suo cuore, Egli non permette che essa rimanga delusa.

È vero; ma dal momento che il buon Dio fa sovrabbondare le sue grazie sovente là ove ha abbondato la malizia... perché le rifiutereste voi? Datevi tutta, sacrificatevi, immolatevi per il buon Dio! Mai potrete far troppo per Lui! Pensate bene che solo il di più della propria pietà si riversa sugli altri. Non abbiate alcun rispetto umano, anche nei riguardi delle Suore anziane. Parlate sempre quando si tratterà di difendere la vostra Superiora. Il buon Dio non si serve dei suoi grandi amici per provare e far soffrire gli altri. RingraziateLo di non essere nel numero degli altri. È meglio essere incudine che martello! Bisogna che non vi stanchiate di soffrire quanto al corpo e quanto allo spirito, poiché appena avete soddisfatto rispetto al passato. La vostra corona è cominciata appena.


Giugno 1874. - Quando si solleva una tempesta provocata per far soffrire un'anima, notate che tutto questo ben presto si dilegua! Il demonio ha seguaci da per tutto... anche nei conventi!

No, non vedo il buon Dio quando sta esposto; sento la sua presenza. Lo vedo al par di voi con gli occhi della fede, ma la nostra fede è ben più viva della vostra. Sappiamo bene cos'è il buon Dio! Abbiate sempre il buon Dio presente in voi. DiteGli tutto come ad un amico e siate molto vigilante interiormente.

Per prepararsi bene alla santa Comunione occorre amore prima, amore durante il ringraziamento, amore sempre. Il buon Dio vuole che viviate unicamente per Lui, che pensiate solo a Lui, che non desideriate che Lui. Mortificate il vostro spirito, gli occhi, la lingua, questo sarà più accetto al buon Dio delle mortificazioni corporali che, spesso, provengono dalla nostra propria volontà. Si deve agire col buon Dio come si agisce con un padre, con un amico molto affettuoso, con uno sposo assai caro. Bisogna che riversiate la tenerezza del vostro cuore su Gesù solo, tutta quanta, tutta quanta su di Lui! Sì, tutta l'eternità, canterete le misericordie infinite (di Dio) a vostro riguardo. Dovete amar tanto il buon Gesù ch'Egli possa trovare nel vostro cuore una piacevole dimora in cui si riposi, per dir così, dalle offese che riceve ovunque. Bisogna che Lo amiate per gli indifferenti, per le anime fiacche e per voi in primo luogo; in una parola: dovete amarLo tanto che, a Valognes, il vostro sia un esempio che colpisca... È vero che santa Teresa e Madre Eust, l'hanno molto amato; ma voi, che Gli avete dato dei dispiaceri, dovete amarLo di più a confronto di quelle anime innocenti.

12 dicembre. - Se Lo amerete molto, il buon Dio non vi negherà nulla. Quando uno ama realmente un suo simile, sapete che gira e rigira in tutti i versi attorno a lui per strappargli un sì in merito a quanto chiede e sempre l'ottiene... La stessa cosa si verificherà con il buon Dio a vostro riguardo. Egli vi concederà tutto quel che Gli chiederete.

Il buon Dio vuole che vi occupiate di Lui solo, del suo amore, e di compiere la sua santa volontà. Pur occupandosi del buon Dio... bisogna parimenti occuparsi delle anime. Non vi sarebbe gran merito a salvar solo se stessi. Il buon Dio richiede da voi una grande perfezione che non esige da tanti altri!


Febbraio 1875. - Siate molto vigilante interiormente, riserbate le vostre piccole pene per Gesù unicamente. Egli ben può sostituirsi in tutto quel che vi ha tolto. La vostra dev'essere una vita di continui atti interiori d'amore, di mortificazione, ma che Dio solo lo sappia; non far nulla di straordinario: vita molto nascosta, molto nascosta, di grande unione con il vostro Gesù. Il buon Dio vuole che Lo amiate in modo unico. Se non frapponete ostacoli alle sue grazie, Egli ne ha di straordinarie da concedervi, che ancora non ha concesso ad alcuno. Egli vi ama in un modo tutto speciale. Non ve ne siete mai accorta? A noi l'adorare i suoi disegni, senza cercar di penetrarli. Egli è padrone di fare per le anime quel che Gli aggrada. Siate sempre molto umile, molto nascosta. Non occupatevi di nessuno, ma solamente di quanto vi riguarda, della vostra propria santificazione.

No! Non dovete aver troppe relazioni con... Ella è troppo espansiva e troppo loquace. Non richiede questo il buon Dio da voi.

Non sta bene diffidare così del vostro Gesù. Voi Gli avete donato tutto e state sicura che a riguardo di questo... tutto quel che è accaduto, lo ha permesso Lui...

Amate molto il buon Dio! Oh, quanto felici sono le anime che possiedono questo tesoro! La vostra grande pena personale, durante la vita, non sarà l'assenza di Gesù, bensì un gran dolore per tutti i dispiaceri recatiGli in passato, dispiaceri occasionati dalla sovrabbondanza di grazie di cui Egli vi ha ricolmato e di cui vi ricolmerà, e l'impotenza a ricambiarGli tutto l'amore che vorreste!

Potete pure alzarvi alle quattro e coricarvi contemporaneamente alle altre consorelle, salvo che non siate seriamente inferma. Vi assicuro che non ne sentirete svantaggio, poiché press'a poco mezz'ora non è gran cosa, bensì un motivo di edificazione.

Non andate per dei nonnulla a lamentarvi con alcuno, neppure con la Superiora. Serbate codeste piccole sofferenze per voi sola e per il vostro Gesù, al quale dovete dir tutto. Non occupatevi troppo della vostra salute. Il buon Dio ve ne darà abbastanza per poterLo servire.


14 maggio 1875. - Nel fare il ritiro abbiate l'intenzione di non perdere nessuna delle grazie che il buon Dio vi elargisce e di seguire sempre l'impulso di tali grazie, di avere uno spirito di fede molto grande ed anche un grande raccoglimento. Già da lungo tempo insisto per questo. Dovete star sempre, soprattutto durante le vostre azioni, così raccolta in voi stessa come lo siete durante il ringraziamento dopo la santa Comunione. Ringraziate il buon Dio di tutte le grazie che vi ha concesso e di quelle che vi concede ogni giorno. Vi penserete ogni mattina al termine della meditazione. PregateLo anche per quel che vi ho detto ieri... Non fate mai nulla, senza raccogliervi un istante, e senza chiedere consiglio a Gesù che è nel vostro cuore... Voi mi capite... Oh! certamente, io amo molto il buon Dio, ma via via che un'anima si purifica, cioè via via che s'avvicina al Cielo, anche il suo amore va gradatamente aumentando. Pensate sovente a tutto l'amore che il buon Dio ha per voi. Siate ben fedele a tutte le ispirazioni della grazia. Ogni giorno, ricominciate come se non aveste fatto ancor nulla, senza mai scoraggiarvi.


18 maggio 1875. - Oh! quanto piccolo è il numero delle vere Religiose che realmente possiedono lo spirito del loro stato! Ve ne è press'a poco una su cinquanta. Bisogna a tutti i costi che voi siate di codeste privilegiate! Quanto grande è la responsabilità d'una Superiora, d'una Maestra di Novizie, d'una insegnante! Quale conto da rendere al buon Dio!

Via via che sarò liberata, m'intenderete più chiaramente, e quando lo sarò del tutto, diverrò per voi un secondo angelo custode! Ma un angelo che vedrete!

Madre N.... sta ancora in Purgatorio. Ella ha ammesso nella Comunità molti soggetti senza vocazione che v'introducono il rilassamento. È una grande scienza quella di saper discernere gli spiriti. Se si facesse maggiore attenzione ai soggetti che si ricevono, non si avrebbero tanti inconvenienti nelle Comunità.


20 giugno 1875. - Il buon Dio non domanda più di quanto si possa. Egli vuole totalmente suoi solamente i cuori. Per ottenere le sue grazie, sia per voi, sia per la Comunità, bisogna che rinunziate a voi stessa dalla mattina alla sera, che in nessuna cosa ricerchiate voi medesima, che tutto sia ben nascosto agli occhi delle creature, e Dio solo sappia tutto e veda i vostri piccoli sacrifici giornalieri, Lui solo, capite!

Di molte cose voi provate disgusto; lo permette il buon Dio, affinché, mediante ciò, vi acquistiate dei meriti. Fate molta attenzione a questo e non lasciate perder nulla. Sì, è vero, ma vi sarà maggior gloria, in certo senso, per il buon Gesù, nel cercare la sua gloria da parte di una persona che non sempre è stata sua amica, e, quanto a voi, molta maggior confusione al veder che il buon Dio, nonostante le vostre spirituali infermità, vi sceglie per servire ai suoi disegni. Parimenti, bisognerà che in contraccambio vi sacrifichiate e v'immoliate.

Sapete perché il buon Dio non vi concede al presente le grazie che Gli chiedete? Per il fatto che non avete abbastanza fiducia in Lui. È vero altresì che troppo facilmente dimenticate le grandi grazie che il buon Gesù vi concede. Egli vi segue da presso dalla mattina alla sera, e voi vi sottraete a Lui più che potete. Non bisogna comportarsi così con un Dio sì buono, e sì buono soprattutto con voi. Esaminate voi stessa in ogni momento, esaminate il vostro cuore per vedere se fate piacere al buon Dio. Considerate inoltre se fate qualcosa che possa causarGli dolore. Ecco quel che attirerà sempre più su di voi gli sguardi benedetti del buon Gesù. Dovete amar tanto il buon Dio che, di qui a poco, Egli trovi nel vostro cuore una piacevole dimora, in cui possa, per così dire, riposarsi. Bisogna che questo buon Gesù vi dica Lui stesso le sue pene, quelle che ogni giorno il mondo Gli fa patire, e, da parte vostra, si richiede che Gli dimostriate tanto amore ch'Egli ne rimanga consolato.


14 agosto 1875. - Il buon Dio vuole che non ascoltiate voi stessa. Abbiate piena fiducia in Lui, non ve l'ho detto tante volte? Forse che Egli non possa darvi, nonostante la vostra debolezza, le forze necessarie per servirLo? Perché diffidate così del suo potere e della sua bontà?


15 agosto 1875. - Sì, abbiamo veduto la Santa Vergine. Ella è risalita al Cielo con molte anime; io però sono rimasta. Sentite caldo? Ah! se sapeste che calore v'è in Purgatorio a confronto del vostro! Una breve preghiera ci fa tanto bene! Ci rinfresca come un bicchier d'acqua fredda, dato ad una persona che ha gran sete.

Amate tutti, ma non confidate in nessuno totalmente, in nessuno, perché Gesù vuole essere Lui solo il vostro grande confidente. Tutto per Lui e per Lui solo. Compite tutte le vostre azioni sotto lo sguardo del buon Dio. Ve l'ho già detto: consultateLo prima di ogni cosa che dovete fare o dire. Oh! allora, quante grazie pioveranno su di voi! La vostra vita sia una vita di fede e d'amore, e se agite in tal modo... sapete quel che vi ho detto al riguardo. Non fate nulla per farvi notare all'esterno. (Senza offendere la carità) evitate la compagnia di quelle tra le vostre consorelle, che sono troppo espansive, che mancano di carità! Quanto a voi, occupatevi solo di quanto vi riguarda. Dimenticate voi stessa. Non dite mai la vostra opinione, eccetto che non siate costretta a farlo. Occupatevi del solo soggetto che deve costituire il movente di tutta la vostra vita. Gesù!... Sì, Gesù dalla mattina alla sera e dalla sera alla mattina!


20 agosto. - Ritiro. - Ahimè! Mi lamento perché soffro molto più del solito... per il fatto che un tempo ho abusato di questi giorni di grazie e di salvezza e ne sono punita al presente. Compite tutte le vostre azioni sotto lo sguardo del buon Dio, con semplicità, cercando di far piacere a Lui solo nel mondo. Fin quando non sarete giunta a questo distacco da tutto per non por mente che a Lui solo, Egli non vi lascerà in pace. Dovete essere una regola vivente per tutta la Comunità. Bisogna che, al vedervi, si possa dire di voi: "Ecco la Regola!". Più ancora, bisogna che siate, per così dire, un altro Gesù, cioè che riproduciate in tutta la vostra condotta, per quanto è possibile ad una creatura, Gesù stesso.


7 settembre 1875. - Il buon Dio, benché sommamente grande, nevvero?, non disdegna di familiarizzare con l'anima che Lo ama e di entrare con lei fin nei più minuti particolari per quanto la riguarda. Quale bontà! Ma sì, non è vero che nella nostra anima vi è qualcosa d'intimo che unicamente Dio comprende e che non può essere detta che a Lui solo?


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[1] La sua autobiografia, 98, edizione 1920.
[2] “Il Purgatorio”, rivista dell'Associazione del Sacro Cuore di Gesù in favore delle anime del Purgatorio, fondata a Roma dal Reverendo Padre Victor Jouet, ha pubblicato dal 1900 al 1912 il resoconto di numerose apparizioni di anime del Purgatorio con i documenti storici che ne garantivano l'innegabile autenticità. Il Reverendo Padre aveva anche costituito in Via Lungotevere Prati 12 a Roma un Museo dell’Oltretomba, o Museo delle Anime del Purgatorio, (Il Museo adesso sta in una chiesa, in stile gotico, sempre in via Lungotevere Prati, Roma.) che raccoglie memorie e documenti che rendevano tangibile ed evidente la realtà dei fatti attestati. Abbiamo visitato sovente questo museo, unico nel suo genere e abbiamo visto con i nostri occhi ed abbiamo tenuto nelle nostre mani, con una profonda impressione, le impronte di dita e di mani di fuoco lasciate sugli abiti, sui libri, sugli oggetti toccati dalle diverse anime apparse. Le spiegazioni del Reverendo Padre, di una documentazione impressionante, stimolavano sempre, nei pellegrini di questa piccola esperienza di Purgatorio, un'emozione profonda: avevano sotto gli occhi la prova evidente dell'esistenza del Purgatorio e la testimonianza inconfutabile del fuoco della giustizia che purifica le anime dagli efetti dei loro peccati. Il museo di R. P. Jouet fu esposto il 4 agosto 1905 in una delle sale del Vaticano, e presentato da Sua Eminenza il Cardinale Vivés y Tuto a S. S. Pio X, che lo visitò con il più grande interesse e ne provò la più viva soddisfazione.
[3] Forse vuol dire “migliore” per le anime in purgatorio.
[4] Molti santi e dotti teologi affermano che, per un favore divino, la Santa Vergine talvolta si mostra alle anime del Purgatorio, per loro sollievo e consolazione, specialmente i giorni delle sue grandi feste.

Un Manoscritto sul Purgatorio (2 di 5)


8 settembre 1875. - Il buon Dio permette che alcune anime abbiano una tenerezza di cuore considerevole, mentre altre sono meno sensibili. Tutto questo rientra nei Suoi disegni. Quanto a quelle che possiedono un cuore più amante, Egli ha fatto loro quel cuore soprattutto per Lui, affinché riversino tutto il loro amore nel Suo Cuore adorabile. Egli è ben Padrone di concedere ad ognuno quel che a Lui piace. Inoltre Egli ha una particolare predilezione per certe anime; voi fate parte di queste.

Di notte, quando voi riposate, soffro maggiormente. È vero che porto sempre con me il mio Purgatorio, ma di giorno, poiché mi è concesso d'accompagnarvi ovunque, soffro un po' meno. Tutto questo è permesso dal buon Dio.


7 novembre 1875. - Riflettete bene su quanto sto per dirvi: Siate molto vigilante sulla vostra vita interiore, su tutto ciò che fate. Ad ogni ora domandatevi se il buon Dio è contento di voi, perché bisogna che presto diveniate una santa.
Sì, è vero; ma con la grazia del buon Dio si può tutto. Riconoscetevi indegna di queste grazie, ma, nonostante tutto, agite.


8 dicembre 1875. - Amate grandemente il buon Dio. Non abbiate paura di soffrire. Confidate in Lui e per niente in voi. Morite a voi stessa dalla mattina alla sera. A voi è noto quanto vi ho detto riguardo al nuovo Vescovo; ciò si avvererà... Non respirate, non vivete che per Gesù Cristo! Il buon Dio dev'essere Lui solo il vostro confidente. Non lamentatevi se non con Lui solo. Siate ben nascosta agli occhi del mondo. Talvolta sarete ammalata, anche abbastanza, ed apparirete sana, perché il buon Dio vuole essere Lui solo testimone di quel che succederà in voi. Vedrete che vi comprenderete bene a vicenda. Se sarete come il buon Dio desidera, seriamente vigilante su voi stessa, alfine di non lasciarvi sfuggire nessuna delle Sue grazie, Egli si manifesterà a voi in un modo tutto speciale.

Voi causate dispiacere al buon Dio, quando non pensate a Lui. Immaginatevi un gruppo di amici. Fra essi, sovente ve ne è uno che si preferisce, che meglio ci comprende e al quale non nascondiamo nulla. Ebbene, se quest'amico vede che a lui non facciamo attenzione, che non gli rivolgiamo parola, che neppure uno sguardo giunge a dirgli che egli rimane sempre l'amico preferito, ne proverà dispiacere. Ecco come il buon Dio agisce nei vostri riguardi. Certamente Egli ama molte anime, ma, ve l'ho detto tante volte, benché non lo meritiate quanto tante altre, Egli tuttavia vi ama in modo speciale, e la vostra indifferenza Gli provoca una pena tanto più dolorosa in quanto Egli attende l'amore reciproco del vostro cuore, per inondarvi di grazie. Il buon Dio è sensibile a tutto quel che fate e ardentemente desidera che pensiate a Lui, cioè che, nonostante le occupazioni, i vostri pensieri siano sempre rivolti innanzitutto a Lui. Prima di parlare alle persone, con cui avete a che fare, Egli abbia sempre il vostro primo sguardo; in una parola, dovete vivere e respirare per Lui solo: ecco i suoi diritti ed Egli è Padrone d'agire come Gli aggrada.


12 dicembre 1875. - Il buon Dio desidera che, prima di recarvi all'adorazione perpetua, la facciate anzitutto nel vostro cuore; voi mi capite. Del pari bisogna che vi abituiate a far sovente la comunione spirituale. Se vi disponete nel giusto modo, ne ricaverete i frutti più abbondanti e salutari.


30 dicembre 1875. - Non chiedete mai nulla per la vostra salute; ma non rifiutate quel che vi si dà. Non bisogna apparire per nulla ridicoli.


Gennaio 1876. - Quando avete qualcosa da dire alla Superiora per differire dalle sue idee, non abbiate troppa premura di parlare. Rimettete ad altro tempo la cosa, alfine di moderarvi e di mortificarvi. Dovete preparare a Gesù una dimora nel vostro cuore, affinché, più avanti, possa, come già vi ho detto, venire lì a riposarsi. Bisogna altresì che vi disponiate nel miglior modo possibile alla Santa Comunione. Pensateci il giorno precedente e soprattutto la mattina, da appena vi svegliate.

Dovete inoltre, non solo allestire una dimora a Gesù, ma anche invitarLo. Poiché a che servirebbe preparare un bell’appartamento ad un amico, se non lo si invita mai ad entrarvi? Occorre anche disporvi il meglio possibile per la Santa Comunione. Pensateci la sera prima e soprattutto la mattina sin dal vostro risveglio. Invitate dunque sovente Gesù coi vostri desideri e soprattutto col vostro amore. È necessario che diveniate talmente attenta alle cose interiori da non perdere mai la presenza di Gesù, perfino se vi dovete occupare di tante altre cose. Per arrivarci, vigilate molto su voi stessa.

A riguardo della grotta... il buon Dio v'aiuterà e supplirà a tutto quel che non potete fare; ma, se volete farGli piacere, la domenica non fate nulla. PregateLo il più possibile, ecco tutto. Il buon Dio desidera far di voi, più tardi, il Suo appoggio e del vostro cuore il Suo santuario!


Febbraio 1876. - Sì, è vero che in Cielo il buon Dio riceve adorazioni infinite, ma siccome è sulla terra che Egli viene oltraggiato, vuole parimenti sulla terra riceverne la riparazione e che siate proprio voi a fare tale riparazione, amandoLo, risarcendoLo con le vostre tenerezze dell'abbandono ch'Egli soffre dappertutto. Voi sapete quanto vi ho detto al riguardo.

(Annunciazione). - Quando il buon Dio vuole un'anima tutta per sé, comincia con lo schiacciarla, pressappoco come le mele sotto le macine di un torchio per spremerne il succo, nelle sue passioni, nella ricerca di se stessa, in una parola, in tutti i suoi difetti; poi, quando tale anima è stata così schiacciata, Egli le dà la forma che vuole e, se ella è fedele, non tarda ad essere tutta trasformata; solo allora il buon Gesù la ricolma delle Sue grazie d'elezione e l'inonda del Suo amore.


16 luglio 1876. - L'Eucaristia dev'essere per voi una calamita che vi attiri sempre di più. L'Eucaristia, in una parola, dev'essere il movente di tutta la vostra vita.


28 agosto 1876. - Non abbiate alcun desiderio se non d'amare sempre più il buon Dio e d'unirvi a Lui sempre di più. Dovete cercare di divenire ogni giorno più attenta alle cose della vita interiore e più unita a Gesù mediante le sofferenze corporali e spirituali e soprattutto mediante l'amore. Se volentieri corrisponderete ai disegni di Dio con questa vita che Egli in modo particolare richiede da voi, non saprei dire fino a quale grado di santità e di unione con Lui, Egli voglia che arriviate, né quali grazie abbia da concedervi!... Vi ho già fatto conoscere qualcuna di queste grazie, ma le altre... non mi sono note. Oh! Vigilate molto su voi stessa. Bisogna che il solo vedervi, la vostra sola presenza, ispiri la pietà!


30 agosto 1876. - Ritiro. - Il Ritiro sarà per tutta la Comunità, è vero, ma il buon Dio permetterà che tutte le prediche siano in qualche modo per voi. State bene attenta. Bisogna che il Ritiro vi faccia divenire santa! Il buon Dio ha fatto il vostro cuore per Lui solo. Abbandonatevi a Nostro Signore senza mai guardare né avanti né indietro. Gettatevi nelle Sue braccia divine, stringetevi al Suo Cuore e quindi, là, non temete nulla. Ogni mattina fate una breve preghiera a Nostro Signore per adorarLo in tutte le chiese ove Lo si lascia in abbandono. Portatevi in esse col pensiero e diteGli allora quanto Lo amate e vorreste risarcirLo dell'abbandono in cui viene lasciato. Rinnovate tale intenzione più volte durante il giorno. Farete cosa gradita al buon Gesù. Il buon Dio desidera che pensiate sempre a Lui, che facciate tutto sotto il Suo sguardo divino: le preghiere, il lavoro; in una parola, che non Lo perdiate di vista per quanto sia possibile. Ma tutto questo deve farsi con tranquillità, senza che nessuno se ne avveda: solo il vostro Gesù sappia quel che avviene tra voi e Lui. Tenete sempre gli occhi bassi quando non siete incaricata di sorvegliare e anche allora fatelo nel modo più modesto possibile. Siate sempre molto umile. Fate amare il buon Dio più che potete. Lasciate passare ciò che è transitorio, e passate voi pure tra la grande folla modestamente, ovvero, se siete obbligata a mostrarvi, fatelo con semplicità e riferite tutto a Dio, senza turbarvi se, dopo aver fatto tutto per farGli piacere, le vostre iniziative abbiano buon esito oppure no! Non abbiate alcun desiderio se non d'amare sempre più il buon Dio.

Al termine del Ritiro, prendete come risoluzione di pensare sovente a quanto sto per dirvi: Dio solo! Mio Dio e mio tutto!... Tutto passa e passa presto!... Il tabernacolo è il mio riposo; l'Eucaristia, la mia vita; la croce, la mia porzione; Maria, la mia Madre; il Cielo, la mia speranza. Sì, sarà cosa gradita al buon Dio che la mattina insieme al pane non prendiate anche il burro.


20 novembre 1876. - Non bisogna mai giudicare, investigare quel che fanno le vostre Consorelle. Voi non risponderete di esse e non dovete neppure modellarvi su di esse. Il buon Dio non richiede da tutte la stessa perfezione. Mortificatevi e non osservate se le altre non fanno quel che voi fate, poiché il buon Dio non lo richiede. Voi non volete mai credere a quel che vi dico. Avete veduto stamani ciò che il buon Dio vuole da voi, poiché vi ha concesso quel che Gli avevate chiesto come segno... Ebbene, sì, il buon Gesù desidera che vi comportiate con Lui come con l'amico più affettuoso, più sincero, senza avere alcuna paura. È vero che la Sua maestà sgomenta e che siete ben misera per osare avere relazioni così intime col vostro Gesù, ma non è forse Egli Padrone d'arricchire chi è povero? Chiedete dunque a questo buon Gesù che vi faccia diventare ricca di virtù come Lui vuol vedervi, ma nel frattempo continuate ad agire conformemente alle ispirazioni che ricevete. Dilatate il vostro cuore, poiché ciò che Gesù vuole vederci è soprattutto l'amore. Quante grazie otterreste, se foste fedele!... Grazie, alle quali non avete mai pensato!


Natale 1876. - Quando soffrite qualche dolore, non dovete lamentarvene con tutti! Ciò non vi è di sollievo. Dovreste parlarne a Gesù per primo e, invece, sovente a Lui ne parlate per ultimo.

Si, sono molto consolata e credo che il termine del mio esilio non sia lontano. Ah! Se sapeste quanto desidero vedere il buon Dio!... Ma bisogna che nessuno lo sappia, tranne... e, fra tutte queste cose soprannaturali, dovete essere così naturale, così semplice, che nessuno se ne accorga né possa capire di che cosa si tratti... Lo stesso per il resto. Voi capite: cercate il nascondimento più che potete senza per questo tralasciare quanto dovete fare; tutto sia semplice! Il buon Dio vuole sapere Egli solo quel che avviene nel vostro interiore.



Gennaio 1877. - Appoggiatevi tranquillamente sul Cuore adorabile del vostro Gesù. DiteGli tutte le vostre pene come ad un amico; Egli vi comprenderà, ma quel che vi ho detto a riguardo del cantuccio nel Suo divin Cuore, vi sarà svelato solo quando sarete più spirituale di quanto lo siete al momento presente. Non affliggetevi di tutti i fastidi della scuola. Io prego per voi ogni giorno, affinché non perdiate la pazienza.


13 febbraio 1877. - (Dinanzi al SS. Sacramento). - Vedete com'è solo Gesù! Eppure in questo momento potrebbero esserci più persone, se si avesse un po' più di buona volontà. Ma, quanta indifferenza..., anche tra le anime religiose! Nostro Signore è sensibilissimo a questo riguardo. Almeno, amateLo voi al posto di queste anime ingiuste ed il buon Gesù sarà risarcito di tale noncuranza.


12 maggio 1877. - Mortificatevi quanto al corpo e soprattutto quanto allo spirito! Dimenticatevi, rinunziate totalmente a voi stessa. Non badate mai a quel che fanno le altre. Il buon Dio non richiede da tutte le anime la stessa perfezione. Non tutte sono illuminate allo stesso modo; voi però, che Gesù illumina, guardate sempre a Lui, Egli solo sia il vostro fine in ogni cosa!

Prima di qualsiasi azione, osservate ed esaminate se Gli farete cosa gradita, e questo è tutto ciò che dovete fare. Il Suo sguardo, il Suo Amore e il Suo beneplacito devono bastarvi. L'indifferenza, una mancanza di riguardo da parte vostra, L'offende, mentre invece un frequente ricordo della Sua santa presenza, una breve elevazione, uno sguardo, una piccola attenzione nei Suoi riguardi, Gli fan piacere ed Egli è sensibile a questo. Siate vigilante sulla vostra vita interiore e non lasciatevi sfuggire nessuna grazia del buon Dio. Non fate molto caso al vostro corpo. Dimenticatevi volentieri di voi stessa. Rimettetevi con semplicità nelle braccia di Gesù ed Egli non vi lascerà nell'imbarazzo. Solamente abbiate una fiducia illimitata nella Sua bontà. Se sapeste quanto è grande la Sua potenza, mettereste in tal modo limiti al Suo potere? Cosa non può fare Gesù per un'anima che Egli ama?


13 dicembre 1877. - Nelle vostre azioni non cercate di far piacere a nessuno, se non al buon Dio. Per Lui dovete far tutto, senza rispetto umano né mai stancarvi; inoltre voi sapete quel che Nostro Signore vi ha raccomandato 25 volte al giorno. Se amate veramente il buon Dio, in quei momenti Egli non vi negherà nulla di quanto Gli chiederete... Sì, siete misera, è vero, umiliatevi, Gesù però non sempre concede le Sue grazie ai più santi.

Preparatevi sempre con grande diligenza alla Santa Comunione, alla confessione, all'ufficio divino; in una parola, a tutto ciò che ha per fine un'unione più grande con il Nostro Signore. ... Tuttavia vi dovrebbe riuscire molto meno difficile che non a tante altre il vedere Gesù sempre presente nel vostro cuore; dopo le grazie che vi ha concesso a tal riguardo, non dovreste trovare difficoltà a raccogliervi! Vi ho già detto che il buon Dio cerca nel mondo anime che Lo amino, ma con amore di fanciullo, con tenerezza rispettosa e cordiale. Ebbene, di codeste anime non ne trova! Il loro numero è più piccolo di quanto si creda. Si restringe troppo il Cuore del buon Dio. Si considera troppo grande il buon Gesù da poterLo accostare e l'amore che si ha per Lui è freddo. Il rispetto infine degenera in una certa indifferenza. So che non tutte le anime riescono a comprendere questo amore che Nostro Signore richiede; ma voi, cui Gesù lo ha fatto comprendere, risarciteLo di tale indifferenza, di tale freddezza. ChiedeteGli che allarghi il vostro cuore affinché possa contenere molto amore. Con le vostre tenerezze e le rispettose familiarità che Gesù vi permette, potete riparare quel che non a tutti è dato comprendere. Fatelo e soprattutto amate molto! Non stancatevi mai di lavorare! Ricominciate ogni giorno come se non aveste fatto ancora nulla! Questa continua rinunzia alla propria volontà e alla propria comodità, al proprio modo di vedere, è un lungo martirio ben meritorio e bene accetto al buon Dio. II buon Dio vi vuole straordinaria, non quanto all'esteriore, bensì quanto alla vostra anima. Egli richiede da voi un'unione così grande che bisogna che giungiate a non perderLo mai di vista, perfino quando siete assorbita da numerose occupazioni.



Agosto 1878 (Ritiro). - I grandi peccatori e coloro che sono rimasti quasi tutta la loro vita lontani da Dio per indifferenza, come anche le Religiose che non sono quali dovrebbero essere, si trovano nel grande Purgatorio, e qui le preghiere che si fanno per tali anime non gli vengono applicate. Esse sono state indifferenti verso il buon Dio durante la vita. A Sua volta, Egli è indifferente verso di loro e le lascia in una specie di abbandono, affinché riparino così la loro vita che è stata vuota. Ah! Essendo ancora sulla terra, voi non potete immaginarvi né farvi un'idea adeguata di ciò che è il buon Dio! Noi invece lo sappiamo e lo comprendiamo, poiché la nostra anima è sciolta da tutti i legami che la trattenevano e le impedivano di comprendere la santità, la maestà del buon Dio, la Sua grande misericordia. Noi siamo martiri, ci struggiamo d'amore, per così dire. Una forza irresistibile ci spinge verso il buon Dio come a Colui che è il nostro centro e, al tempo stesso, un'altra forza ci respinge verso il luogo di espiazione. In tale stato, siamo come costrette a non poter soddisfare i nostri desideri. Oh! Che pena!... Ma la meritiamo, e non si dà mormorazione alcuna, qui. Noi vogliamo quel che vuole il buon Dio. Solamente, sulla terra non si può comprendere quel che soffriamo.

Sì, sono ben consolata. Non sono più nel fuoco. Non ho che il desiderio insaziabile di vedere il buon Dio, sofferenza ancora assai dolorosa!... Sento però che mi avvicino al termine del mio esilio, al luogo cui aspiro con tutto il desiderio. Ben me ne avvedo. Mi sento a poco a poco libera; ma non saprei dirvi quando lo sarò del tutto. Solo il buon Dio lo sa. Forse dovrò trascorrere ancora degli anni in questo profondo desiderio del Cielo. Continuate sempre a pregare, ed io vi contraccambierò più tardi, benché già preghi molto per voi.

Oh! Quanto sono grandi le misericordie del buon Dio verso di voi! Chi può comprenderle? Perché il buon Gesù agisce in tal modo con voi? Per quale ragione vi ama più di tante altre? Perché ha ancora tante grandi grazie da concedervi? Forse perché lo meritate? No!... Ed anche molto meno di tante altre anime! Ma perché così vuole agire con voi; Egli è padrone delle Sue grazie. Siate dunque ben riconoscente. Rimanete sempre in spirito ai Suoi piedi divini e lasciateLo fare. Siate molto vigilante sulla vostra vita interiore. Siate ben fedele nel cercare quanto può far piacere al vostro Gesù! Non abbiate occhi, né cuore, né amore, se non per Lui! ConsultateLo sempre prima di ogni cosa. Abbandonatevi alla Sua misericordia; e quindi, rimanete tranquilla. Tutto quel che vi ho detto si adempirà; non frapponete alcun ostacolo! È il buon Gesù che vuole così.

Le persone che si perdono, si perdono unicamente perché lo vogliono ad ogni costo. Poiché, per giungere a tale estremo, vi è stato bisogno che rigettassero migliaia di grazie e di buone ispirazioni, inviate loro dal buon Dio. È dunque colpa loro!


(Una risposta ad una domanda:)

Quando ci sarò, ve lo dirò; penso tuttavia che le grandi feste del Cielo si celebrino con un accrescimento di estasi, di ammirazione, di ringraziamenti e soprattutto d'amore. Ma, a riguardo di quel che vi ho detto or ora, bisogna che siate giunta ad una così grande unione col buon Dio che nulla vi turbi: pene, gioie, successi, insuccessi, modi garbati o sgarbati. Bisogna che nulla di tutto questo v'impressioni neppure un poco, ma che Gesù domini tutto in voi, che teniate incessantemente l'occhio interiore fisso su di Lui per cogliere i Suoi più piccoli desideri. Cosa non ha fatto Gesù per voi? Cosa non farà ancora? Componete bene il vostro esteriore; ma quanto all'interiore è tutt'altra cosa, sapete. Occupatevi unicamente di quanto vi riguarda; tenete sempre bassi i vostri occhi. Parlate poco e a bassa voce; ma trattenetevi sempre col vostro Gesù. No! Voi non Lo stancate; questo Egli attende da voi. Siate buona con le giovani. Non trattatele duramente. Siate ingegnosa nel mortificarvi, nel piegare la vostra volontà. Siate particolarmente piacevoli con le persone che vi sono un po' meno accette delle altre, qualsiasi torto vi abbiano fatto, ciò serve come abnegazione di voi stessa; Gesù sarà contento. Tutto il resto cosa può farvi? Appunto quanto a questo bisognerà far tacere l'io umano, e obbedire a Gesù che lo vuole, senza far prevalere l'amor proprio, bensì facendo ad occhi chiusi tutto quel che piace a Gesù.


Suor Maria della Croce: “Perché, quando prego per voi, lo faccio con meno fervore che quando prego per altri e, sovente, vi dimentico?”

Non rammaricatevene; è il buon Dio che permette ciò; ed inoltre, è una specie di punizione per me. Se pregaste ancor di più, non ne riceverei maggior sollievo. Il buon Dio vuole così. Se desidera che preghiate di più, ve lo ispirerà. Vi ripeto ancora una volta di non aver paura di me. Non mi vedrete nelle sofferenze. Più in là, quando sarete d'animo più forte, vedrete delle anime del Purgatorio, e ne vedrete alcune in uno stato molto brutto. Ma non pensateci per non spaventarvi. Il buon Dio vi darà al momento opportuno il coraggio necessario e tutto quel che occorrerà per compiere la Sua santa volontà.


Suor Maria della Croce: “Non è forse questo per punizione?”

Ma no! Io ci sono per mio sollievo e per la vostra santificazione. Vogliate prestare un po' più d'attenzione a quanto vi dico...


Suor Maria della Croce: “È vero, ma per me tali cose sono così straordinarie che non so cosa pensare di tutto questo! Non è cosa ordinaria l'udirvi in tal modo!”

Ben comprendo la vostra titubanza. So quel che soffrite a tal riguardo; ma, poiché il buon Dio lo permette, e questo a me è di sollievo, vorrete pur aver pietà di me, non è vero? Quando sarò liberata, vedrete che vi renderò più di quanto avrete fatto per me. Già prego molto per voi.


Suor Maria della Croce: “Dove si trova Suor... ?”

Nel grande Purgatorio, ove non riceve preghiere da nessuno. Il buon Dio è sovente contrariato (se così si può dire) alla morte di non poche Religiose, per il fatto che aveva chiamato tali anime affinché Lo servissero fedelmente sulla terra e, dopo la loro morte, andassero immediatamente a glorificarLo in Cielo... E invece, per la loro infedeltà, avviene che rimangano a lungo nel Purgatorio, molto più a lungo delle persone del mondo, che non hanno ricevuto tante grazie!



Agosto 1879 (Ritiro). - Noi vediamo San Michele come si vedono gli Angeli; egli non ha corpo. Viene in Purgatorio a cercare tutte le anime già purificate, poiché è lui che le conduce al Cielo. Sì, è vero, egli è tra i Serafini, come ha affermato Monsignore. È il primo Angelo del Cielo. Anche i nostri Angeli custodi vengono a visitarci, ma San Michele è molto più bello di essi! Quanto alla Santa Vergine, La vediamo con il Suo corpo. Ella viene in Purgatorio il giorno delle sue feste e se ne ritorna in Cielo insieme con molte anime. Mentre Lei sta con noi, non soffriamo; San Michele L'accompagna, ma, quando egli è solo, soffriamo come al solito.

Quando vi ho parlato del grande e del secondo Purgatorio, l'ho fatto per farvi comprendere. Con quella espressione intendevo dire che nel Purgatorio vi sono differenti gradi. Così, chiamo grande Purgatorio il luogo dove si trovano le anime più colpevoli, nel quale io sono rimasta due anni senza poter dare alcun segno dei miei tormenti, quindi l'anno, durante il quale avete sentito lamentarmi; voi sapete che ci stavo ancora quando ho cominciato a parlarvi.

Anche nel secondo Purgatorio, che è sempre Purgatorio ma tuttavia differente dal primo, si soffre molto, ma meno che nel primo Purgatorio; infine vi è un terzo luogo, che è il Purgatorio di desiderio. In esso non vi è fuoco. Vi si trovano le anime che non hanno desiderato abbastanza il Cielo, che non hanno amato abbastanza il buon Dio. Io mi trovo qui in questo momento; ed in questi tre Purgatori vi sono ancora molti gradi. Via via che un’anima si purifica, non soffre più gli stessi tormenti. Tutto è proporzionato alle colpe che deve espiare.

Vi scuoterete voi adesso e vi darete seriamente al buon Dio? Da quanto tempo vi sto dietro per questo! Il Ritiro è stato buono e darà frutto; il diavolo non è rimasto contento.

Il buon Dio ama molto il Padre che vi ha tenuto gli Esercizi. Dite al buon Padre che lo ringrazio che vi ha promesso di ricordarsi di me nella Santa Messa. Dal canto mio non sarò ingrata; pregherò il buon Dio che gli conceda le grazie di cui ha bisogno.

Avete fatto bene, questa sera, a dirgli tutto quel che vi ho detto. È stato San Michele ad inviarvelo; la Comunità ne ha tratto profitto, ma quel che è certo, è che è soprattutto per voi che egli è venuto qui. San Michele, che voi amate e che vi protegge da lungo tempo, ha voluto che uno dei suoi Missionari conoscesse tutto quel che vi ho detto. Il buon Dio ha dei disegni in questo. Li conoscerete più avanti. Più in là potrete anche dargli notizie più precise su San Michele.

Mi domandate se Padre P. è accetto al buon Dio. Ecco quanto gli direte: che continui ad agire come ha agito finora; egli è accetto al buon Dio e ciò che il buon Dio ama maggiormente in lui è la sua grande purità d'intenzione ed il suo spirito interiore, come anche la sua bontà per le anime. Ditegli che continui ad unirsi sempre più al Cuore di Gesù. Quanto più intima sarà la sua unione, tanto più le sue azioni e la sua vita intera saranno meritorie per il Cielo e di profitto per le anime. Da lui non attendo una perfezione ordinaria.

Nelle Missioni e nei Ritiri raccomandi l'offerta delle azioni della giornata, perché nel mondo e persino nelle Comunità non sempre ci si pensa abbastanza, e così avviene che molte azioni, buone in se stesse, nell'ultimo giorno non avranno ricompensa, perché non sono state offerte al buon Dio prima di compierle. Mai si scoraggi, se vede che i suoi sforzi non hanno l'esito che egli desidera; pensi che il buon Dio è contento e soddisfatto delle sue attività apostoliche, anche quando avesse infuso nei cuori un po' d'amore solamente per un quarto d'ora!...

Quel che vi ho detto or ora, il buon Dio me lo ha fatto conoscere, perché egli (il Padre P.) non vi ha accolto male quando, l'altro giorno, gli avete parlato. Mettete in pratica ciò che vi ha detto. Fategli sapere per iscritto tutto quel che avete appreso da me. Non dimenticate nulla e mettete a profitto tutti i consigli che egli vi darà a questo riguardo. Come già vi ho detto, lo ha inviato il buon Dio. Egli ha dei grandi disegni nell'agire in tal modo a vostro riguardo. Siate ben fedele a tutte le grazie che il buon Gesù vi fa. Se più tardi, come lo spero, il buon Dio mi farà conoscere altre cose che riguardino il vostro Padre, ve le dirò. Ringraziatelo ancora delle sue preghiere e ditegli che non sarò ingrata. Pregherò per lui come prego ora per voi.

Pensate che il buon Dio vuole che diveniate una Santa. Voi potreste dire che questo non avverrà in un attimo, poiché, da quanto tempo il vostro Gesù non vi sta dietro ed io parimenti! Tuttavia, ora è tempo, e bisogna che questa volta vi mettiate all'opera sul serio; voi l'avete capito in modo particolare durante quest'ultimo ritiro. Non frapponete alcun ostacolo alla grazia; lasciatevi condurre dal buon Dio nel modo da Lui voluto. Ma soprattutto non resistete ad alcuna delle Sue ispirazioni. Mettete da parte la vostra natura ed il proprio io; alleggerita quindi di tale fardello, andate sempre avanti senza mai perdervi d'animo. Pregate molto per me, affinché presto giunga all'oggetto dei miei così persistenti e così grandi desideri! Vi sarò ancora più utile in Cielo che qui. Il giorno di chiusura del Ritiro avete avuto un buon pensiero invitandomi ad adorare Gesù presente nel vostro cuore durante il ringraziamento. Se l'aveste fatto sempre fin qui, ne avrei avuto maggior sollievo. Fatelo al presente ed anche prima di ogni vostra preghiera; inoltre offrite per me un po' del vostro lavoro. Ho un desiderio così grande di vedere il buon Dio.

Sì, i piccoli quaderni[1] piacciono molto al buon Dio. È questo il modo più rapido per giungere ad una grande perfezione e ad un'unione intima con Gesù. Attendo da lungo tempo un po' più d'amore in tutto quel che fate. Quanto più un'anima ama Gesù, tanto più le sue preghiere e le sue azioni sono meritorie al Suo cospetto. In Cielo, ricompensato sarà solo l'amore. Tutto ciò che verrà fatto per un fine diverso sarà considerato niente e, di conseguenza, andrà perduto. Amate dunque una volta per tutte Gesù, come Egli desidera. Io ne proverò un grande sollievo.


Suor Maria della Croce: “Il buon Dio è un po' più contento di me in questi giorni?”

Sì, Egli è contento di voi perché cercate con maggior impegno di farGli piacere. Avete notato la Sua bontà? Avete osservato la Sua attenzione a vostro riguardo? Non vi ha anche Egli fatto piacere in questi giorni? Ebbene, ecco come agirà sempre nei vostri riguardi. Più voi farete per Lui, più Egli farà per voi. Sono così contenta di vedere che volete realmente amare il buon Dio e lavorare al conseguimento della perfezione che, se occorresse rimanere un po' più a lungo in Purgatorio, lo farei volentieri, qualora sapessi che, mediante tale sofferenza, otterrei che giungeste allo stato in cui il buon Dio vuol vedervi per il compimento dei Suoi disegni. Non guardate mai indietro per esaminare troppo la vostra condotta. Rimettetela interamente nelle mani del buon Dio e andate sempre avanti. La vostra vita deve riassumersi in due parole: sacrificio, amore! Sacrificio dalla mattina alla sera, ma anche, al tempo stesso, amore! Se sapeste cos'è il buon Dio! Non v'è sacrificio che non vorreste compiere, non sofferenza che non vorreste sopportare per vederlo un minuto solamente, e allora vi trovereste tanto soddisfatta, tanto consolata, quando anche non Lo doveste vedere mai più! Che sarà, dunque, per tutta l'eternità?

Per voi non c’è una via di mezzo. Alcune anime si salveranno; ma voi, o sarete una grande Santa, o una grande peccatrice; scegliete. Vi ricordate che un giorno, nel corso di uno dei vostri primi ritiri, molto tempo fa, rimaneste fortemente colpita da questo passo: vi sono delle anime per le quali non c'è via di mezzo? O saranno degli Angeli o dei demoni. Applicatelo a voi stessa. E voi avete ben riconosciuto che queste parole erano per voi!


13 agosto 1879. - Ho tante cose da dirvi che solo voi e il Padre comprenderete. Avete pensato a ringraziare il buon Dio di avervelo inviato? Pregate per lui tutti i giorni.


Suor Maria della Croce: “Qual'è il miglior modo di glorificare San Michele?”

Il modo più efficace di glorificarlo in Cielo e sulla terra è di raccomandare il più possibile la devozione alle anime del Purgatorio e di far conoscere il grande ufficio che egli esercita presso queste anime sofferenti. È lui incaricato da Dio di condurle al luogo di espiazione e di introdurle, dopo l'espiazione, nell'eterna dimora. Ogni qualvolta un'anima viene ad accrescere il numero degli eletti, il buon Dio è da lei glorificato e codesta gloria ricade, in un certo qual modo, sul glorioso ministro del Cielo. È un onore per lui il presentare al Signore delle anime che si accingono a cantare le Sue misericordie e ad unire la loro riconoscenza a quella degli eletti per tutta l'eternità. Non sono capace di farvi comprendere tutto l'amore che il celeste Arcangelo ha per il suo divin Signore, né quello che, a sua volta, ha Dio per San Michele, come altresì l'amore, la grande pietà che il Santo Arcangelo ha verso di noi. Egli ci incoraggia nelle nostre sofferenze, parlandoci del Cielo.

Dite al Padre che, se vuol fare cosa gradita a San Michele, raccomandi seriamente la devozione alle anime del Purgatorio. Nel mondo non ci si pensa. Alla morte dei propri parenti e degli amici, si fanno alcune preghiere, si piange alcuni giorni, ed è presto finita! Le anime vengono abbandonate; è vero che esse lo meritano, perché sulla terra non hanno pregato per i defunti, ed il divin Giudice non ci dà nell'altro mondo che quanto avremo fatto in questo. Le persone che hanno dimenticato le anime sofferenti vengono a loro volta dimenticate, ed è giusto, ma se fosse stato suggerito loro di pregare per i defunti, se fosse stato fatto conoscere loro cos'è il Purgatorio, forse avrebbero agito diversamente. Quando il buon Dio lo permette, possiamo comunicare direttamente con l'Arcangelo nel modo in cui gli spiriti e le anime comunicano tra loro.


Suor Maria della Croce: “Come vien festeggiato San Michele in Purgatorio?”

Il giorno della sua festa, San Michele è venuto in Purgatorio ed è ritornato in Cielo con molte anime, la maggior parte delle quali erano state a lui devote durante la loro vita.


Suor Maria della Croce: “Quale gloria riceve San Michele dalla sua festa in terra?”

Quando sulla terra si festeggia un Santo, questi ne riceve in Cielo una gloria inaspettata. Anche se non lo si festeggiasse, in memoria di qualche atto eroico da lui compiuto in vita o della gloria procurata al buon Dio in qualche occasione, egli riceve ugualmente in Cielo una ricompensa speciale in quella evenienza; tale ricompensa consiste in un aumento di gloria inaspettata, unita a quella che gli procura la memoria che si fa di lui sulla terra. Questa gloria che riceve l'Arcangelo è superiore a quella degli altri Santi, poiché la gloria, di cui vi parlo, è proporzionata alla grandezza del merito di colui che la riceve, come anche al valore dell'atto che ha meritato tale ricompensa.


Suor Maria della Croce: “Conoscete voi le cose della terra?”

Le conosco tanto quanto vuole il buon Dio e la mia conoscenza è limitata. Ho conosciuto qualche cosa a riguardo della Comunità, e questo è tutto. Ignoro quel che avviene nelle anime delle altre persone, ad eccezione di voi sola; e questo è il buon Dio che lo permette per la vostra perfezione. Quel che talvolta vi ho detto a riguardo di alcune persone in particolare e che vi dirò ancora, il buon Dio me lo fa conoscere lì per lì; ma, tranne questo, non so altro. Alcune anime hanno conoscenze più estese di me. Tutto questo è proporzionato al merito. Così, a riguardo dei parenti del vostro Padre, in questo momento non conosco la volontà del buon Dio su di essi... La conoscerò in seguito? Non lo so. Pregherò il buon Dio per essi e li raccomanderò a San Michele.

Quanto ai gradi del Purgatorio, posso parlarvene perché vi sono passata. Nel grande Purgatorio vi sono diversi gradi. Nel più basso e più tormentoso, che è un inferno momentaneo, si trovano i peccatori che hanno commesso delitti enormi durante la vita e che la morte ha sorpreso in quello stato, senza dar loro il tempo di ravvedersi. Essi sono stati salvati come per miracolo, sovente per le preghiere di parenti pii o di altre persone. Talvolta non hanno potuto neppure confessarsi e il mondo li crede perduti, ma il buon Dio, la cui misericordia è infinita, ha dato loro, al momento della morte, la contrizione necessaria per essere salvati, in vista di una o di alcune azioni da essi compiute durante la vita. Per tali anime, il Purgatorio è terribile. È l'inferno, con la differenza che nell’inferno si maledice il buon Dio, mentre nel Purgatorio Lo si benedice e Lo si ringrazia di averci salvato.

Di seguito vengono le anime che, senza aver commesso grandi colpe come le prime, sono state indifferenti al buon Dio; durante la vita non hanno adempiuto il precetto pasquale e, convertite anche loro in punto di morte, sovente non avendo neppure potuto comunicarsi, sono nel Purgatorio scontando la loro lunga indifferenza, soffrendo pene inaudite, abbandonate, senza preghiere... o, se qualcuno le fa per loro, esse non possono trarne profitto.

Infine poi, vi sono ancora in questo Purgatorio, Religiose e Religiosi tiepidi, dimentichi dei propri doveri, per i quali Gesù è indifferente; sacerdoti che, non avendo esercitato il loro ministero con la riverenza dovuta alla Maestà Sovrana, non hanno fatto amare abbastanza il buon Dio alle anime loro affidate. Io ho appartenuto a questo grado.

Nel secondo Purgatorio si trovano le anime di coloro che muoiono colpevoli di peccati veniali non espiati prima della morte, ovvero di peccati mortali rimessi, ma di cui non hanno pienamente soddisfatto la giustizia divina. Vi sono anche in questo Purgatorio diversi gradi secondo i meriti delle persone. Così il Purgatorio delle persone consacrate o che hanno ricevuto più grazie è più lungo e più penoso di quello delle persone comuni.

Infine il Purgatorio di desiderio, che viene chiamato Vestibolo. Ben poche persone lo evitano; per evitarlo, bisogna aver desiderato ardentemente il Cielo e la visione del buon Dio, e questo è raro, più raro che non si creda, poiché molte persone, anche pie, hanno paura del buon Dio e non desiderano con abbastanza ardore il Cielo. Questo Purgatorio ha il suo martirio ben doloroso al pari degli altri; esser privi della visione del buon Gesù, quale sofferenza!


Suor Maria della Croce: “Vi conoscete tra voi nel Purgatorio?”

Sì, come si conoscono le anime. Non esistono più nomi nell'altro mondo. Non bisogna paragonare il Purgatorio con la terra. Quando l'anima è libera e sciolta dal suo involucro mortale, il suo nome viene sepolto nella tomba insieme col corpo. Io vi spiego ben poco cos'è il Purgatorio e voi lo capite un po' più degli altri, per la luce che il buon Dio vi concede. Ma cos'è questo poco paragonato alla realtà? Noi siamo qui perdute nella volontà del buon Dio, mentre sulla terra, per quanto santi si sia, si conserva sempre la propria volontà. Noi invece non ne abbiamo più. Conosciamo e sappiamo solo quel che piace a Dio di farci conoscere e nulla più.


Suor Maria della Croce: “Parlate tra voi nel Purgatorio?”

Le anime comunicano tra loro quando il buon Dio lo permette, secondo il modo di comunicare delle anime, ma senza parole... Si, è vero che io vi parlo, ma siete voi uno spirito? Mi comprendereste, se non pronunziassi le parole?... Ma quanto a me, poiché così vuole il buon Dio, vi comprendo senza che pronunziate le parole con le labbra. Nondimeno si dà comunicazione tra anime, tra spiriti, anche senza esser morti. Così, quando avete un buon pensiero, un buon desiderio, vi sono stati comunicati spesso dal vostro buon Angelo o da qualche altro Santo, talvolta dal buon Dio stesso: ecco il linguaggio delle anime.


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[1] Trattasi probabilmente di diversi taccuini, in cui Suor Maria della Croce annotava il proprio "bilancio" spirituale rispetto al "regolamento" che si era tracciato. Detti taccuini sono stati rinvenuti fra le sue Carte personali.

Un Manoscritto sul Purgatorio (3 di 5)


Suor Maria della Croce: “Dove si trova il Purgatorio? È contenuto in un luogo ristretto?”

Si trova al centro della terra vicino all'inferno (come lo avete visto un giorno dopo la santa Comunione). Le anime vi stanno come se il luogo fosse angusto, se si considera la moltitudine che vi si trova, poiché vi sono migliaia e migliaia di anime, ma quanto spazio occorre per un'anima? Ogni giorno ve ne giungono parecchie migliaia e la maggior parte vi rimane da trenta a quarant'anni; altre molto più a lungo ancora ed altre meno. Vi dico questo secondo i calcoli della terra, poiché qui è tutt'altra cosa. Ah, se si sapesse, se si conoscesse il Purgatorio e quando si pensa che è per propria colpa che ci si trova! Io ci sono da otto anni. Mi sembra che siano passati dieci mila anni!...

Oh, mio Dio! Riferite esattamente tutto questo al vostro Padre!... Apprenda egli da me cos'è questo luogo di sofferenza, al fine di farlo maggiormente conoscere in avvenire. Egli potrà sperimentare da sé quanto sia giovevole la devozione alle anime del Purgatorio.

Il buon Dio sovente concede più grazie per la mediazione di codeste anime sofferenti che di quelle degli stessi Santi. Quando egli vorrà ottenere una cosa con più sicurezza, si rivolga di preferenza alle anime che hanno maggiormente amato la Santa Vergine e che, per conseguenza, questa buona Madre desidera liberare, e lui stesso vi potrà dire se se ne trovi bene. Vi sono anche delle anime che non dimorano nel Purgatorio propriamente detto. Così io, durante il giorno, vi accompagno dovunque andiate, ma quando riposate, la notte, soffro di più; mi ritrovo nel Purgatorio. Altre anime fanno talvolta il loro Purgatorio nei luoghi ove esse hanno peccato, ai piedi dei santi altari nei quali si conserva il Santo Sacramento, ma, dovunque esse si trovino, portano sempre seco le proprie sofferenze, un po' meno intense tuttavia che nel vero Purgatorio.

Il Padre (spirituale) ha avuto ben ragione di dirvi di non cercare mai altro che la santa volontà del buon Dio in tutto quel che farete. Questo costituirà per voi la felicità: vedete la sua volontà in tutto quel che vi accade, pene e gioie. Tutto proviene da Gesù ugualmente. Oh! siate buona, doppiamente buona, per far piacere al buon Dio, a Lui che è così buono con voi! Tenete sempre gli occhi dell'anima fissi su Lui per prevenire il minimo suo desiderio. Andate anche oltre, al fine di farGli piacere. Più voi cercherete di farGliene, più Egli ne farà a voi. Il buon Dio non si lascerà vincere in generosità, al contrario! Egli dà sempre più che non Gli si dia. Siate dunque ingegnosa a spendervi per amor suo e per la sua gloria.

L'inglese che è annegata presso Mont Saint-Michel è andata in Cielo direttamente. Ella ha avuto la contrizione richiesta al momento della morte e al tempo stesso il battesimo di desiderio. Tutto è avvenuto così per l'intervento di San Michele. Felice naufragio!

Quanto al Padre che si è ritirato, San Michele non ne è rimasto soddisfatto, ma il buon Dio ha lasciato a ognuno la propria libertà. Egli vuole al suo servizio unicamente persone che Gliene facciano liberamente l'omaggio senza mai più volgersi indietro.

Dite al Padre P. da parte del buon Dio che seguiti con gran coraggio in tutto quel che ha intrapreso per Lui, ma che sia prudente, cioè che non faccia più di quanto comportano le sue forze. Io prego, ve l'ho già detto, per tutte le sue intenzioni, e anche per lui, come parimenti per voi.

Pio IX è andato direttamente in Cielo; il suo Purgatorio è stato fatto in terra.


Suor Maria della Croce: “Come sapete voi che M. P. è andato direttamente in Cielo, dal momento che non lo avete visto passare per il Purgatorio?”

Il buon Dio me lo ha fatto conoscere ed è Lui altresì che, per sua bontà, permette ch'io sappia quel che mi chiedete, quando non lo abbia visto e sperimentato da me stessa.

La giustizia del buon Dio ci trattiene in Purgatorio, è vero, e noi lo meritiamo, ma siate certa che la sua misericordia e il suo cuore paterno non ci lasciano lì senza alcuna consolazione. Noi desideriamo con ardore la piena unione con Gesù, ma Egli lo desidera quasi al pari di noi. Sulla terra sovente Lui si comunica in un modo intimo ad alcune anime (poiché poche vogliono ascoltarLo) e si compiace di svelar loro i suoi segreti. Le anime che ricevono i suoi favori sono quelle che cercano di esserGli accette in tutta la loro condotta e che vivono e respirano solo per Gesù e per farGli piacere.

In Purgatorio vi sono anime molto colpevoli, ma pentite, e, nonostante i peccati da espiare, sono confermate in grazia e non possono più peccare: sono perfette. Ebbene, via via che l'anima si purifica nel luogo di espiazione, essa comprende meglio Dio, anzi si comprendono meglio entrambi, ma senza vedersi, perché allora non vi sarebbe più Purgatorio. Se in Purgatorio non conoscessimo il buon Dio più che sulla terra, le nostre pene non sarebbero così grandi né così atroce il nostro supplizio; quel che costituisce il nostro principale tormento è l'assenza di Colui che è l'unico oggetto dei nostri così persistenti desideri!


Suor Maria della Croce: “E quando un'anima è destinata ad avere un posto più bello in Cielo, non ha anche in Purgatorio un numero più grande di grazie che non tante altre?”

Certo, più un'anima è destinata ad occupare un posto elevato in Cielo e, per ciò stesso, a meglio conoscervi il suo Dio, più vaste parimenti sono le sue conoscenze e più intima la sua unione con Lui nel luogo di espiazione. Tutto qui è proporzionato al merito.

I tre amici di V. P. sono in Cielo da lungo tempo.


Suor Maria della Croce: “Ebbene, cos'è avvenuto delle preghiere che il Padre P. ha fatto per essi?”

Le persone che sono in Cielo e per le quali si prega sulla terra possono disporre di codeste preghiere per le anime cui desiderano applicarle. È molto dolce per le anime dell'altro mondo vedere che parenti od amici non le dimenticano sulla terra, benché esse non abbiano più bisogno di preghiere. In contraccambio, esse non sono ingrate.

I giudizi del buon Dio sono molto diversi da quelli dei vivi in terra. Egli tiene conto del temperamento, del carattere, di quel che si fa per leggerezza o per pura malizia. A Lui, che conosce il fondo dei cuori, non è difficile vedere quel che avviene (nelle anime); è molto buono Gesù, ma nondimeno anche molto giusto!


Suor Maria della Croce: “Che distanza c'è tra la terra che abitiamo ed il Purgatorio?”

Il Purgatorio sta nel centro del globo.


Suor Maria della Croce: “La terra stessa non è forse un Purgatorio?”

Tra le persone che l'abitano, alcune ve lo fanno interamente mediante la penitenza volontaria o accettata: tali persone, dopo la loro morte, vanno immediatamente in Cielo; altre ve lo cominciano, poiché la terra è certo un luogo di sofferenza, ma codeste anime, non avendo abbastanza generosità, vanno a terminare il loro Purgatorio nel vero Purgatorio.


Suor Maria della Croce: “Le morti subitanee e impreviste sono una giustizia o una misericordia del buon Dio?”

Questo genere di morti talvolta sono una giustizia e talvolta una misericordia. Quando un'anima è timida e Dio sa che è preparata e pronta a comparire dinanzi a Lui, per risparmiarle gli spaventi che potrebbe provare all'ultimo momento, la porta via da questo mondo con una morte subitanea. Talvolta anche il buon Dio prende le anime con la sua giustizia. Esse non sono per questo definitivamente perdute, ma, private degli ultimi Sacramenti o ricevendoli in fretta senza essersi preparate all'ultimo passo, il loro Purgatorio è molto più doloroso e si prolunga maggiormente. Altre, avendo colmato la misura dei loro delitti ed essendo rimaste sorde a tutte le grazie divine, il buon Dio le toglie dalla terra affinché non vi provochino ancor di più la sua vendetta.


Suor Maria della Croce: “Il fuoco del Purgatorio è un fuoco come quello della terra?”

Si, con la differenza che il fuoco del Purgatorio è un purificatore della giustizia di Dio e quello della terra è ben tollerabile paragonato a quello del Purgatorio. È un'ombra a confronto dei grandi bracieri della giustizia divina.


Suor Maria della Croce: “Come dunque un'anima può bruciare?”

Per un giusto permesso del buon Dio; l'anima che è stata la vera colpevole, poiché il corpo non ha fatto che obbedirle (infatti qual male vedete commettere da un corpo morto?), soffre come se soffrisse il corpo.


Suor Maria della Croce: “Ditemi, che cosa avviene all'agonia e dopo? L'anima si trova nella luce o nelle tenebre? Sotto qual forma viene pronunciata la sentenza?”

Io non ho avuto agonia, voi lo sapete, ma posso dirvi che in quell'ultimo momento decisivo il demonio sfoga tutta la sua rabbia attorno ai morenti. Il buon Dio, per fare acquistar maggior merito alle anime, permette che subiscano quelle ultime prove, quegli ultimi combattimenti: le anime forti e generose, al fine d'avere un posto ancor più bello in Cielo, hanno sovente, al termine della loro vita e nelle ansie della morte, simili terribili lotte contro l'angelo delle tenebre (voi ne siete stata testimone), ma ne escono vittoriose. Il buon Dio non permette che un'anima, che si è data tutta a Lui durante la vita, perisca in quegli ultimi momenti. Le persone che hanno amato la Santa Vergine, che L'hanno invocata tutta la loro vita, ricevono da Lei molte grazie nelle ultime lotte. La stessa cosa si verifica anche per quelle che sono state devote di San Giuseppe, di San Michele o di qualche altro Santo. Allora soprattutto, come già vi ho detto, si è felici di avere un intercessore presso Dio in quel penoso momento. Vi sono anime che muoiono tranquille, senza provar nulla di quel che vi ho detto. Il buon Dio ha i suoi disegni in tutto: Egli fa o permette tutto per il bene particolare di ciascuno.

Come dirvi e descrivervi quel che avviene dopo l'agonia? Non è possibile comprenderlo bene senza esserci passati. Nondimeno cercherò di spiegarvelo meglio che posso. L'anima, nel lasciare il corpo, si trova tutta perduta, tutta investita (se così posso dire) da Dio. Essa si trova in una luce tale che in un batter d'occhio vede tutta la sua vita e, in conseguenza, quel che merita. Lei stessa in questa visione sì chiara pronunzia la propria sentenza. L'anima non vede il buon Dio, ma è annientata dalla sua presenza. Se è un'anima colpevole come lo ero io e che, per conseguenza, ha meritato il Purgatorio, essa è talmente oppressa sotto il peso dei peccati che le restano da espiare, che da se stessa si sprofonda nel Purgatorio. Allora solamente si comprende il buon Dio, il suo amore per le anime e quale disgrazia sia il peccato agli occhi della sua Maestà Divina. San Michele è là quando l'anima lascia il corpo; lui solo io ho visto e vedono tutte le anime. Egli è come il testimone e l'esecutore della giustizia divina. Io ho visto anche il mio angelo custode. Questo è per farvi comprendere come possa dirsi che San Michele porti le anime in Purgatorio... poiché un'anima non si porta, ma è pur vero, nel senso ch'egli è là, presente all'esecuzione della sentenza. Tutto quel che avviene nell'altro mondo è un mistero per il vostro.


Suor Maria della Croce: “E quando si tratta di un'anima che va direttamente in Cielo?”

Per quest'anima, l'unione cominciata con Gesù continua alla morte: ecco il Cielo, ma l'unione del Cielo è ben più intima di quella della terra.

Perché oggi avete agito in tal modo col buon Dio? Egli non è contento della vostra condotta. Egli che è tanto buono con voi; questa è ingratitudine da parte vostra. E per qual motivo investigate la condotta altrui? Badate soltanto alla vostra: ciò basta. Non tutti hanno la stessa testa e, se voi aveste dovuto perderla nei sette anni da che vi parlo, dopo tutte le paure avute, già da lungo tempo ciò sarebbe avvenuto. Rassicuratevi, dunque, e non agite mai più come oggi!

Avete ben ragione di non amare le estasi. Certo, bisogna accettarle quando il buon Dio le manda, ma Egli non vuole che si desiderino. Non sono queste cose che condurranno al Cielo. Una vita mortificata, umile, è più da desiderare e molto più sicura. È vero che molti Santi hanno avuto rivelazioni ed estasi, ma era questa una ricompensa che il buon Dio dava loro dopo lunghe lotte e una vita di rinunzia, od ancora perché voleva servirsi di loro per grandi cose in vista della sua gloria; e tutto ciò avveniva senza strepito, senza fasto, nel silenzio dell'orazione, e, quando venivano scoperti, rimanevano tutti confusi e non ne parlavano che per obbedienza.

Il buon Dio vi ha stritolata in passato, ma premunitevi di pazienza e siate ben coraggiosa perché vi stritolerà ancora in avvenire.

Dite alla Madre Superiora che qualora incontri delle anime dal carattere e dal temperamento di Suor X..., stia attenta e non ascolti tutto quel che vorrebbero pur dirle.

Riguardo a quanto mi dite, state tranquilla. Ecco in qual modo si può sapere che una grazia vi è concessa dal buon Dio. Tali grazie vi giungono e si riversano su voi come un acquazzone che vi sorprende nel mezzo d'un bel giorno, mentre il cielo sembra quasi sereno. Non si deve allora temere di aver cercato d'ottenerle; ad esse non si pensava. Voi avete osservato questo più volte. La cosa è ben differente quando si tratta delle grazie che si credono concesse da Gesù, mentre invece non sono che il frutto d'una immaginazione che ha lavorato molto per produrle. Dette grazie sarebbero da temersi, perché sovente il demonio s'inframmette e profitta d'un cervello debole, d'un temperamento fiacco, d'un giudizio non troppo retto; allora egli inganna quelle povere anime che, del resto, non commettono peccato, purché ascoltino i consigli delle persone che le dirigono, e posso attestarvi che ve ne sono molte nel mondo d'oggi. Il demonio agisce in tal modo al fine di far cadere in ridicolo la religione!

Poche persone amano il buon Dio come Egli vuole. Esse, credendo di cercar il buon Dio, cercano se stesse e vagheggiano una santità che non è la vera!


Suor Maria della Croce: “Ditemi, dunque, in che consiste la vera santità?”

Voi ben lo sapete; ma, poiché lo desiderate, ve lo ripeterò, ve l'ho, infatti, già detto più volte: la vera santità consiste nel rinnegarsi dalla mattina alla sera, nel vivere di sacrificio, nel saper costantemente metter da parte 1'io umano, nel lasciarsi lavorare dal buon Dio così com'Egli vuole, nel ricevere le grazie, che ci provengono dalla sua bontà, con una profonda umiltà, riconoscendosene indegni, nel tenersi il più possibile alla santa presenza del buon Dio, nel compiere tutte le proprie azioni sotto il suo sguardo divino, non cercando che Lui come testimone dei propri sforzi e come unica ricompensa; inoltre in tutte le altre cose che già vi ho detto. Questa è la santità che Gesù vuole ed esige dalle anime che desiderano essere unicamente sue e vivere della sua vita. Il resto non è che illusione.

Alcune anime scontano il loro Purgatorio sulla terra mediante la sofferenza, altre mediante l'amore, poiché l'amore ha veramente anch'esso il suo martirio. L'anima, che cerca realmente d'amare Gesù, s'avvede che, con tutti i suoi sforzi, non L'ama quanto desidererebbe, e ciò costituisce per essa un continuo martirio, causato unicamente dall'amore e non esente da grandi dolori! È, come vi ho detto, un po' lo stato di un'anima del Purgatorio che si slancia incessantemente verso Colui che è il suo unico desiderio, e che se ne vede al tempo stesso respinta, perché la sua espiazione non è compiuta.

Domandate alla Madre Superiora di rileggere quel che vi dico di volta in volta in luogo della lettura. Prendete un giorno ogni settimana, il giovedì per esempio, poiché a che serve lo scrivere, se non rileggete mai (quanto avete scritto)? Finireste col dimenticarlo, e non è a questo scopo che ve lo dico, ma affinché ne ricaviate profitto.


Suor Maria della Croce: “Se non avessi parlato a nessuno di quanto mi avete detto da quando vi ascolto, quale ne sarebbe stata la conseguenza? Sapete bene che avevo gran desiderio di serbar tutto per me sola!”

Eravate libera di serbar tutto per voi sola, ma se non ne aveste parlato, vi avrei consigliato a farlo, perché il buon Dio non ha mai concesso che la perfezione di alcuno venisse direttamente dal Cielo. Siccome questi abita in terra, Dio vuole che sulla terra finisca di perfezionarsi seguendo i consigli che permette gli siano dati a tale scopo. Avete dunque fatto bene a manifestare quel che tanto vi costava dire. Del resto, tutto questo non proviene da voi, e il buon Dio, che dirige tutto al bene di coloro che ama, sa al tempo stesso trarne la sua gloria.


Novembre-dicembre 1879. - La cognata di N. ... si trova nel Purgatorio, ove soffre molto. Il Rev. Padre può alleviare le sue pene offrendo per essa il Santo Sacrificio della Messa.

Il vecchio peccatore è stato salvato dalla misericordia del buon Dio, come tanti altri. Si trova nel grande Purgatorio.


Suor Maria della Croce: “Il giorno e l'ottava dei Morti apportano gioia e causano numerose liberazioni in Purgatorio?”

Il giorno dei Morti, molte anime lasciano il luogo di espiazione per il Cielo e, per una grande grazia del buon Dio, quel giorno solamente tutte le anime purganti, senza eccezione, partecipano al beneficio delle preghiere pubbliche della santa Chiesa, anche quelle del grande Purgatorio. Tuttavia l'alleviamento delle pene di ciascuna anima è proporzionato al suo merito. Le une ricevono più, le altre meno. Nondimeno tutte sentono gli effetti di codesta grazia eccezionale. Molte povere anime purganti, per una giustizia di Dio, non ricevono che quest'unico refrigerio durante i lunghi anni che trascorrono nel Purgatorio. Tuttavia non nel giorno dei Morti sale al Cielo il più gran numero di anime, ma la notte di Natale.

Vi sono molte cose che potrei dirvi, ma non ne ho il permesso. Bisogna che siate voi ad interrogarmi. Allora potrò rispondervi.

Sono molto confortata dalle efficaci preghiere del Rev. Padre. Ditegli che lo ringrazio delle sue e di quelle che ha la carità di far fare per le mie intenzioni. Per lui prego sempre, come vi ho detto. Spero di fare ancora di più quando sarò in Cielo. Ditegli inoltre che so ch'egli prega per me e che la stessa cosa avviene per le altre anime del Purgatorio. Per una concessione del buon Dio, ciò costituisce una sofferenza di più per esse, perché le preghiere che si fanno secondo la loro intenzione non sempre sono loro applicate. Delle preghiere della terra, in Purgatorio si riceve solo quel tanto che Dio vuole che ciascuna anima riceva secondo la sua disposizione. È un dolore aggiunto agli altri per codeste povere anime il vedere che le preghiere che si fanno per la loro liberazione vengono applicate non ad esse, ma ad altre. Ben poche anime ricevono preghiere; la maggior parte sono abbandonate, senza né un solo ricordo né una sola preghiera della terra.

Quanto al tempo della nostra liberazione non sappiamo nulla. Se conoscessimo il termine delle nostre sofferenze, ciò sarebbe un sollievo, una gioia per noi, ma no! Vediamo bene che i nostri dolori diminuiscono, che la nostra unione diviene più intima, ma quale giorno (secondo i calcoli della terra, perché qui non vi sono giorni) saremo a Lui ricongiunte, lo ignoriamo del tutto; è questo un segreto del buon Dio. Le anime del Purgatorio conoscono dell'avvenire solo quel tanto che Dio permette e vuole dar loro a conoscere. In proporzione dei loro meriti, alcune anime hanno più conoscenze delle altre; ma tutte codeste cose riguardanti l'avvenire qual vantaggio possono arrecarci, salvo che non vi abbia interesse la gloria del buon Dio e il bene di qualche anima? Non bisogna meravigliarsi se il demonio ed i suoi seguaci talvolta forniscono, intorno all'avvenire, delle conoscenze che si realizzano. Il diavolo è uno spirito; per conseguenza, possiede astuzie e conoscenze molto maggiori che qualsiasi persona della terra, eccetto alcuni Santi che il buon Dio rischiara con la sua luce. Egli si aggira da per tutto cercando di far male; vede quel che avviene nel mondo e, a motivo della sua avvedutezza, può facilmente prevedere delle cose che poi si realizzano: ecco l'unica spiegazione. Guai a coloro che divengono suoi schiavi col consultarlo; è questo un peccato che dispiace molto al buon Dio.


Suor Maria della Croce: “Le anime possono qualche volta sbagliare? Dio può permetterlo?”

Sì..., non quanto alle cose esistenti, ma a quelle avvenire; tuttavia non v'è in questo per esse nessuna imperfezione. Dio stesso non sembra cambiar spesso l'ordine dei suoi disegni?[1] Ecco in qual modo: può avvenire che Dio, nella sua giustizia, voglia castigare un regno, una provincia, una persona: è l'intenzione ch'Egli manifesta, ma se alcune persone di tale regno, di tale provincia, con la preghiera o con altri mezzi disarmano la sua giustizia, Dio perdonerà del tutto o diminuirà la pena secondo le previsioni della sua sapienza infinita. Sovente permette che i grandi avvenimenti siano predetti anticipatamente, ovvero li fa conoscere ad alcune anime, affinché esse prevengano e arrestino la sua vendetta: la sua misericordia è così grande ch'Egli non punisce se non agli estremi. Così a riguardo della persona, di cui un giorno mi avete parlato: lì per lì non vi ho detto le cose così come sono avvenute. Nondimeno era appunto tutto quel che il buon Dio di essa mi faceva allora conoscere; ma, poiché cambiò un po' condotta, il buon Dio le inflisse solo metà del castigo che le era riservato se fosse rimasta nelle medesime disposizioni. Ecco come talvolta può sembrare che cambi.


Suor Maria della Croce: “Sono molti i protestanti salvati?”

Per misericordia del buon Dio, vi è un certo numero di protestanti che sono salvi, ma il loro Purgatorio dura a lungo ed è rigoroso per molti. È vero che essi non hanno fatto abuso di grazie come molti cattolici, ma neppure hanno avuto le grazie insigni dei Sacramenti e gli altri soccorsi della vera religione, il che fa sì che la loro espiazione si prolunghi per molto tempo nel Purgatorio.

Parlo a voce più bassa del solito, perché anche voi, da otto giorni, parlate al buon Dio a voce troppo bassa nella salmodia. Quando parlerete a voce più alta, lo farò anch'io.


Suor Maria della Croce: “Nel Purgatorio conoscete la persecuzione di cui è oggetto la Chiesa? Ne conoscete il termine?”

Sappiamo che la Chiesa è perseguitata e preghiamo per il suo trionfo, ma quando questo avverrà? Io l'ignoro... Può darsi che alcune anime lo sappiano! Quanto a me non lo so. Nel Purgatorio le anime non rimangono unicamente occupate nei loro dolori; esse pregano molto per i grandi interessi del buon Dio, per le persone che abbreviano le loro sofferenze. Lodano e ringraziano Nostro Signore delle sue misericordie infinite nei loro riguardi, perché per alcune di esse lo spazio che separa il Purgatorio dall'inferno è stato molto piccolo e poco mancò che non precipitassero nell'abisso. Considerate quindi quanto grande sia la riconoscenza di queste povere anime strappate così a Satana.

Non posso spiegarvi in che modo non vediamo più la terra come la vedete voi; ciò non può comprendersi se non quando l'anima ha abbandonato il corpo, perché allora la terra che lei ha lasciato, abbandonando ad essa il suo corpo, non le sembra più che un punto in confronto agli orizzonti sconfinati dell'eternità che si dischiude per lei.

Non bisogna badare ai "che se ne dirà?". Il vero merito di un'anima non consiste nel ricevere pazientemente i rimproveri che essa un po' merita, bensì nel ricevere pazientemente quelli che non merita, soprattutto quando ha fatto tutto quel che era in suo potere per compiere nel miglior modo possibile quanto le si rimprovera.

Ricevo maggior sollievo da una vostra azione compiuta in una grande unione con Gesù, che da una preghiera vocale, poiché che cosa il buon Dio esaudisce? Tutto quel che si fa con spirito interiore. Quanto più intima è l'unione di un'anima con Lui, tanto più Egli le concede tutto quel che chiede; un'anima intimamente unita a Gesù è padrona del suo Cuore. Tendete dunque a codesta unione che Gesù da lungo tempo aspetta da voi. Desiderate farGli piacere? Ecco l'unico modo: accostarvi sempre più al suo Cuore col prestare grande attenzione ai più piccoli desideri della sua divina volontà. Bisogna ch'Egli possa voltarvi e rivoltarvi come Gli piacerà e che, mai, incontri resistenza da parte vostra. Quando sarete giunta a questo, allora vedrete e comprenderete la sua bontà.

Fate seriamente attenzione ad operare per Dio solo. Cercate sempre Lui solo qual testimone delle vostre azioni. Del pari, prima di qualsiasi azione, guardatevi dal rimuginare cose come questa: "Farò questo per far piacere alla tale persona; se faccio questo in quel dato modo, sarò accetta alla tal altra persona". Al buon Dio non piacciono questi ragionamenti umani da parte di nessuno e da voi ancora meno. Dirigete unicamente la vostra intenzione verso il fine di far piacere al vostro Gesù, a Lui solo. Se, così facendo, fate cosa grata a qualcuno, tanto meglio. Se avviene il contrario, tanto peggio! Il buon Dio sarà contento; questo deve essere tutto per voi.


8 dicembre 1879, ore 2 - Immacolata Concezione

Ahimé! quante vite appaiono piene di opere buone e, alla morte, ne saranno vuote... perché tutte quelle cose buone in apparenza, tutte quelle azioni clamorose, tutta quella condotta che sembrava irreprensibile, tutto questo non ha avuto Gesù solo quale fine. Si voleva far figura, brillare, passare per esatto osservante degli obblighi della Religione, per una Religiosa fedele alla regola, ecco il solo movente di tante esistenze. E nell'altra vita, qui, quale delusione! Se sapeste quante poche persone agiscono per Dio solo, quante poche compiono tutte le loro azioni per Dio solo... Ahimè! quanti rimpianti ci si prepara per il punto di morte, allorché non si sarà più accecati, ahimè! Se si riflettesse qualche volta all'eternità! Che cos'è la vita paragonata a quel giorno che non avrà sera per gli eletti, a quella sera che non avrà giorno per i malvagi?

Si ama tutto sulla terra, ci si affeziona a tutto, eccetto a Colui che unico dovrebbe avere il nostro affetto ed al quale noi lo neghiamo. Il Gesù del tabernacolo attende cuori che Lo amino e non ne trova. Appena uno su mille che Lo ama come si dovrebbe amarLo! AmateLo voi; risarciteLo di questa indifferenza tanto colpevole che c'è nel mondo!


Suor Maria della Croce: “Ma, nel Purgatorio, Lo si ama?”

Certamente, ma il nostro è un amore di riparazione, e se sulla terra Lo avessimo amato come avremmo dovuto, non saremmo tanto numerose, non vi sarebbero tante anime nel luogo di espiazione.


Suor Maria della Croce: “In Cielo Gesù è molto amato?”

In Cielo Lo si ama molto. Là tutto è rettificato, ma non è ancor questo che Gesù desidera. Egli vorrebbe essere amato sulla terra, su questa terra, ove si annienta in ogni tabernacolo, affinché 1'avvicinarLo sia più facile, e non lo si fa. Si passa davanti ad una Chiesa con maggior indifferenza che davanti ad un monumento pubblico. Se talvolta si entra nel luogo santo, è più per oltraggiare il divino Prigioniero che vi risiede con la propria freddezza, col cattivo contegno, con preghiere fatte in fretta, senza attenzione, che per dirGli una parola cordiale, una parola amichevole e di riconoscenza per la sua bontà verso di noi.

Dite al Rev. Padre P. che il buon Dio attende da lui quell’amore che Egli incontra così raramente; da lui, che ogni giorno si avvicina così accanto a Gesù, che Lo riceve nel suo cuore. Oh! ditegli che, in quei momenti benedetti, ripari con le sue tenerezze l'indifferenza di tanti ingrati, che il suo cuore si strugga d'amore dinanzi a Gesù-Ostia, soprattutto per i suoi Sacerdoti che, come lui, hanno la stessa felicità e che trattano i santi misteri con un cuore di ghiaccio, che rimangono freddi come marmo dinanzi a questo braciere d'amore, che non hanno una parola affettuosa da dire a Gesù. La sua unione col buon Dio sia ogni giorno più intima, affinché si prepari così alle grandi grazie che Gesù gli riserba.

Vi ho detto che vi sono delle anime che fanno il loro Purgatorio ai piedi degli altari. Esse non stanno lì in punizione delle colpe che hanno commesso in Chiesa; tali colpe, che offendono direttamente Gesù presente nel tabernacolo, vengono severissimamente punite nel Purgatorio. Dunque, le anime che stanno lì in adorazione, vi stanno piuttosto in ricompensa della loro devozione al SS. Sacramento e del loro rispettoso contegno nel luogo santo. Esse soffrono meno che se fossero nel vero Purgatorio, e Gesù, che esse contemplano con gli occhi dell'anima e della fede al tempo stesso, addolcisce loro con la sua presenza invisibile le pene che subiscono.



Gennaio 1880. - La notte di Natale, migliaia di anime hanno lasciato il luogo di espiazione per il Cielo; ma molte sono rimaste ed io sono tra queste. Talvolta mi dite che la perfezione di un'anima richiede assai lungo tempo, ed è vero; vi sorprende anche il fatto che, nonostante tante preghiere, io rimanga così a lungo senza poter gioire della visione del buon Dio. Ahimé! la perfezione di un'anima nel Purgatorio non avanza più rapidamente che sulla terra; vi sono alcune anime, ed è il minor numero, che hanno da espiare solo alcuni peccati veniali; esse non rimangono a lungo in Purgatorio. Alcune preghiere ben fatte e qualche sacrificio le liberano in breve tempo. Ma quando si tratta di anime come me - ed è il caso di quasi tutte! - che hanno trascorso una vita pressoché nulla, occupandosi poco o quasi affatto della loro salvezza, bisogna, in tal caso, ricominciare la propria vita nel luogo dell'espiazione, bisogna cominciar di nuovo a perfezionare la propria anima, amare, desiderare Colui che non si amava abbastanza sulla terra.

Ecco perché la liberazione delle anime talvolta si fa attendere tanto a lungo. Il buon Dio mi ha altresì fatto una grande grazia permettendomi di poter chiedere preghiere. Cosa che non meritavo; senza questa divina degnazione, sarei rimasta qui, come la maggior parte, anni ed anni!


Suor Maria della Croce: “Le Religiose e gli altri d'una stessa famiglia hanno rapporti tra di loro?”

Nel Purgatorio, come nel Cielo, le Religiose della stessa famiglia non sempre stanno insieme; le anime non meritano tutte la stessa pena né la stessa ricompensa. Tuttavia ci si riconosce nel Purgatorio. Si può anche, quando il buon Dio lo permette, aver relazioni scambievoli.


Suor Maria della Croce: “Si può ricevere una preghiera, un pensiero da parte di un amico defunto e fargli conoscere il ricordo che si serba di lui?”

Si può far giungere qui ricordi della terra, ma non è molto utile, perché, come vi ho già detto, le anime del Purgatorio sanno e conoscono le persone che s'interessano di loro sulla terra. Talvolta Dio permette anche che si possa ricevere una preghiera, un avvertimento, un consiglio... Così, quel che vi ho detto più volte a riguardo di San Michele, proveniva da lui; quel che vi ho detto per il vostro padre spirituale proveniva da parte del buon Dio. Tutte le commissioni che tante volte mi avete dato per l'altro mondo le ho sempre eseguite; ma tutte queste cose sono subordinate alla volontà divina.


Suor Maria della Croce: “Le colpe di ognuno sono conosciute da tutti nel Purgatorio, come lo saranno al giudizio finale?”

Nel Purgatorio, generalmente non conosciamo le colpe degli altri, eccetto tuttavia quando il buon Dio lo permette a riguardo di certe anime, per i suoi disegni; ma è piccolo il numero di quelli verso i quali Egli agisce in tal modo.


Suor Maria della Croce: “Avete voi del buon Dio una conoscenza più perfetta della nostra?”

Ah, che questione! Ma certamente, noi Lo conosciamo molto meglio e L'amiamo molto di più! Ahimé! proprio questo causa qui il nostro più grande tormento. Sulla terra si ignora che cos'è il buon Dio. Ce se ne fa un'idea secondo le proprie vedute ristrette; ma noi, nel lasciare il nostro involucro di fango, allorché più nulla ostacola la libertà della nostra anima, oh! allora conosciamo il buon Dio, le sue bontà, le sue misericordie, il suo amore! Dopo una visione così chiara, con questo bisogno così grande d'unione (con Lui), l'anima tende sempre verso Dio, è questa la sua vita e, sempre, ne viene respinta, perché non è abbastanza pura. Ecco la nostra sofferenza: la più dura, la più acerba. Oh! se ci fosse concesso di ritornare sulla terra, dopo aver conosciuto il buon Dio, che vita condurremmo! Ma, rimpianti inutili... e nondimeno sulla terra non si pensa a tali cose, si vive da ciechi. L'eternità non è tenuta in nessun conto. La terra, che non è se non un luogo di passaggio e che riceve solamente i corpi, i quali, a loro volta, divengono terra anch'essi, è il solo oggetto verso cui tendono quasi tutti i desideri, ed al Cielo non ci si pensa! E Gesù e il suo amore sono dimenticati!


[1] Codesto modo di parlare è conforme al linguaggio umano che con il tempo vede solo successioni e cambiamenti... Ma per Iddio non c'è tempo e di conseguenza nessuna successione e nessun cambiamento: i suoi decreti, previsti e fissati da tutta l'eternità, sono immutabili ed eterni come Lui stesso.
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