giovedì 6 marzo 2008

Un Manoscritto sul Purgatorio (3 di 5)


Suor Maria della Croce: “Dove si trova il Purgatorio? È contenuto in un luogo ristretto?”

Si trova al centro della terra vicino all'inferno (come lo avete visto un giorno dopo la santa Comunione). Le anime vi stanno come se il luogo fosse angusto, se si considera la moltitudine che vi si trova, poiché vi sono migliaia e migliaia di anime, ma quanto spazio occorre per un'anima? Ogni giorno ve ne giungono parecchie migliaia e la maggior parte vi rimane da trenta a quarant'anni; altre molto più a lungo ancora ed altre meno. Vi dico questo secondo i calcoli della terra, poiché qui è tutt'altra cosa. Ah, se si sapesse, se si conoscesse il Purgatorio e quando si pensa che è per propria colpa che ci si trova! Io ci sono da otto anni. Mi sembra che siano passati dieci mila anni!...

Oh, mio Dio! Riferite esattamente tutto questo al vostro Padre!... Apprenda egli da me cos'è questo luogo di sofferenza, al fine di farlo maggiormente conoscere in avvenire. Egli potrà sperimentare da sé quanto sia giovevole la devozione alle anime del Purgatorio.

Il buon Dio sovente concede più grazie per la mediazione di codeste anime sofferenti che di quelle degli stessi Santi. Quando egli vorrà ottenere una cosa con più sicurezza, si rivolga di preferenza alle anime che hanno maggiormente amato la Santa Vergine e che, per conseguenza, questa buona Madre desidera liberare, e lui stesso vi potrà dire se se ne trovi bene. Vi sono anche delle anime che non dimorano nel Purgatorio propriamente detto. Così io, durante il giorno, vi accompagno dovunque andiate, ma quando riposate, la notte, soffro di più; mi ritrovo nel Purgatorio. Altre anime fanno talvolta il loro Purgatorio nei luoghi ove esse hanno peccato, ai piedi dei santi altari nei quali si conserva il Santo Sacramento, ma, dovunque esse si trovino, portano sempre seco le proprie sofferenze, un po' meno intense tuttavia che nel vero Purgatorio.

Il Padre (spirituale) ha avuto ben ragione di dirvi di non cercare mai altro che la santa volontà del buon Dio in tutto quel che farete. Questo costituirà per voi la felicità: vedete la sua volontà in tutto quel che vi accade, pene e gioie. Tutto proviene da Gesù ugualmente. Oh! siate buona, doppiamente buona, per far piacere al buon Dio, a Lui che è così buono con voi! Tenete sempre gli occhi dell'anima fissi su Lui per prevenire il minimo suo desiderio. Andate anche oltre, al fine di farGli piacere. Più voi cercherete di farGliene, più Egli ne farà a voi. Il buon Dio non si lascerà vincere in generosità, al contrario! Egli dà sempre più che non Gli si dia. Siate dunque ingegnosa a spendervi per amor suo e per la sua gloria.

L'inglese che è annegata presso Mont Saint-Michel è andata in Cielo direttamente. Ella ha avuto la contrizione richiesta al momento della morte e al tempo stesso il battesimo di desiderio. Tutto è avvenuto così per l'intervento di San Michele. Felice naufragio!

Quanto al Padre che si è ritirato, San Michele non ne è rimasto soddisfatto, ma il buon Dio ha lasciato a ognuno la propria libertà. Egli vuole al suo servizio unicamente persone che Gliene facciano liberamente l'omaggio senza mai più volgersi indietro.

Dite al Padre P. da parte del buon Dio che seguiti con gran coraggio in tutto quel che ha intrapreso per Lui, ma che sia prudente, cioè che non faccia più di quanto comportano le sue forze. Io prego, ve l'ho già detto, per tutte le sue intenzioni, e anche per lui, come parimenti per voi.

Pio IX è andato direttamente in Cielo; il suo Purgatorio è stato fatto in terra.


Suor Maria della Croce: “Come sapete voi che M. P. è andato direttamente in Cielo, dal momento che non lo avete visto passare per il Purgatorio?”

Il buon Dio me lo ha fatto conoscere ed è Lui altresì che, per sua bontà, permette ch'io sappia quel che mi chiedete, quando non lo abbia visto e sperimentato da me stessa.

La giustizia del buon Dio ci trattiene in Purgatorio, è vero, e noi lo meritiamo, ma siate certa che la sua misericordia e il suo cuore paterno non ci lasciano lì senza alcuna consolazione. Noi desideriamo con ardore la piena unione con Gesù, ma Egli lo desidera quasi al pari di noi. Sulla terra sovente Lui si comunica in un modo intimo ad alcune anime (poiché poche vogliono ascoltarLo) e si compiace di svelar loro i suoi segreti. Le anime che ricevono i suoi favori sono quelle che cercano di esserGli accette in tutta la loro condotta e che vivono e respirano solo per Gesù e per farGli piacere.

In Purgatorio vi sono anime molto colpevoli, ma pentite, e, nonostante i peccati da espiare, sono confermate in grazia e non possono più peccare: sono perfette. Ebbene, via via che l'anima si purifica nel luogo di espiazione, essa comprende meglio Dio, anzi si comprendono meglio entrambi, ma senza vedersi, perché allora non vi sarebbe più Purgatorio. Se in Purgatorio non conoscessimo il buon Dio più che sulla terra, le nostre pene non sarebbero così grandi né così atroce il nostro supplizio; quel che costituisce il nostro principale tormento è l'assenza di Colui che è l'unico oggetto dei nostri così persistenti desideri!


Suor Maria della Croce: “E quando un'anima è destinata ad avere un posto più bello in Cielo, non ha anche in Purgatorio un numero più grande di grazie che non tante altre?”

Certo, più un'anima è destinata ad occupare un posto elevato in Cielo e, per ciò stesso, a meglio conoscervi il suo Dio, più vaste parimenti sono le sue conoscenze e più intima la sua unione con Lui nel luogo di espiazione. Tutto qui è proporzionato al merito.

I tre amici di V. P. sono in Cielo da lungo tempo.


Suor Maria della Croce: “Ebbene, cos'è avvenuto delle preghiere che il Padre P. ha fatto per essi?”

Le persone che sono in Cielo e per le quali si prega sulla terra possono disporre di codeste preghiere per le anime cui desiderano applicarle. È molto dolce per le anime dell'altro mondo vedere che parenti od amici non le dimenticano sulla terra, benché esse non abbiano più bisogno di preghiere. In contraccambio, esse non sono ingrate.

I giudizi del buon Dio sono molto diversi da quelli dei vivi in terra. Egli tiene conto del temperamento, del carattere, di quel che si fa per leggerezza o per pura malizia. A Lui, che conosce il fondo dei cuori, non è difficile vedere quel che avviene (nelle anime); è molto buono Gesù, ma nondimeno anche molto giusto!


Suor Maria della Croce: “Che distanza c'è tra la terra che abitiamo ed il Purgatorio?”

Il Purgatorio sta nel centro del globo.


Suor Maria della Croce: “La terra stessa non è forse un Purgatorio?”

Tra le persone che l'abitano, alcune ve lo fanno interamente mediante la penitenza volontaria o accettata: tali persone, dopo la loro morte, vanno immediatamente in Cielo; altre ve lo cominciano, poiché la terra è certo un luogo di sofferenza, ma codeste anime, non avendo abbastanza generosità, vanno a terminare il loro Purgatorio nel vero Purgatorio.


Suor Maria della Croce: “Le morti subitanee e impreviste sono una giustizia o una misericordia del buon Dio?”

Questo genere di morti talvolta sono una giustizia e talvolta una misericordia. Quando un'anima è timida e Dio sa che è preparata e pronta a comparire dinanzi a Lui, per risparmiarle gli spaventi che potrebbe provare all'ultimo momento, la porta via da questo mondo con una morte subitanea. Talvolta anche il buon Dio prende le anime con la sua giustizia. Esse non sono per questo definitivamente perdute, ma, private degli ultimi Sacramenti o ricevendoli in fretta senza essersi preparate all'ultimo passo, il loro Purgatorio è molto più doloroso e si prolunga maggiormente. Altre, avendo colmato la misura dei loro delitti ed essendo rimaste sorde a tutte le grazie divine, il buon Dio le toglie dalla terra affinché non vi provochino ancor di più la sua vendetta.


Suor Maria della Croce: “Il fuoco del Purgatorio è un fuoco come quello della terra?”

Si, con la differenza che il fuoco del Purgatorio è un purificatore della giustizia di Dio e quello della terra è ben tollerabile paragonato a quello del Purgatorio. È un'ombra a confronto dei grandi bracieri della giustizia divina.


Suor Maria della Croce: “Come dunque un'anima può bruciare?”

Per un giusto permesso del buon Dio; l'anima che è stata la vera colpevole, poiché il corpo non ha fatto che obbedirle (infatti qual male vedete commettere da un corpo morto?), soffre come se soffrisse il corpo.


Suor Maria della Croce: “Ditemi, che cosa avviene all'agonia e dopo? L'anima si trova nella luce o nelle tenebre? Sotto qual forma viene pronunciata la sentenza?”

Io non ho avuto agonia, voi lo sapete, ma posso dirvi che in quell'ultimo momento decisivo il demonio sfoga tutta la sua rabbia attorno ai morenti. Il buon Dio, per fare acquistar maggior merito alle anime, permette che subiscano quelle ultime prove, quegli ultimi combattimenti: le anime forti e generose, al fine d'avere un posto ancor più bello in Cielo, hanno sovente, al termine della loro vita e nelle ansie della morte, simili terribili lotte contro l'angelo delle tenebre (voi ne siete stata testimone), ma ne escono vittoriose. Il buon Dio non permette che un'anima, che si è data tutta a Lui durante la vita, perisca in quegli ultimi momenti. Le persone che hanno amato la Santa Vergine, che L'hanno invocata tutta la loro vita, ricevono da Lei molte grazie nelle ultime lotte. La stessa cosa si verifica anche per quelle che sono state devote di San Giuseppe, di San Michele o di qualche altro Santo. Allora soprattutto, come già vi ho detto, si è felici di avere un intercessore presso Dio in quel penoso momento. Vi sono anime che muoiono tranquille, senza provar nulla di quel che vi ho detto. Il buon Dio ha i suoi disegni in tutto: Egli fa o permette tutto per il bene particolare di ciascuno.

Come dirvi e descrivervi quel che avviene dopo l'agonia? Non è possibile comprenderlo bene senza esserci passati. Nondimeno cercherò di spiegarvelo meglio che posso. L'anima, nel lasciare il corpo, si trova tutta perduta, tutta investita (se così posso dire) da Dio. Essa si trova in una luce tale che in un batter d'occhio vede tutta la sua vita e, in conseguenza, quel che merita. Lei stessa in questa visione sì chiara pronunzia la propria sentenza. L'anima non vede il buon Dio, ma è annientata dalla sua presenza. Se è un'anima colpevole come lo ero io e che, per conseguenza, ha meritato il Purgatorio, essa è talmente oppressa sotto il peso dei peccati che le restano da espiare, che da se stessa si sprofonda nel Purgatorio. Allora solamente si comprende il buon Dio, il suo amore per le anime e quale disgrazia sia il peccato agli occhi della sua Maestà Divina. San Michele è là quando l'anima lascia il corpo; lui solo io ho visto e vedono tutte le anime. Egli è come il testimone e l'esecutore della giustizia divina. Io ho visto anche il mio angelo custode. Questo è per farvi comprendere come possa dirsi che San Michele porti le anime in Purgatorio... poiché un'anima non si porta, ma è pur vero, nel senso ch'egli è là, presente all'esecuzione della sentenza. Tutto quel che avviene nell'altro mondo è un mistero per il vostro.


Suor Maria della Croce: “E quando si tratta di un'anima che va direttamente in Cielo?”

Per quest'anima, l'unione cominciata con Gesù continua alla morte: ecco il Cielo, ma l'unione del Cielo è ben più intima di quella della terra.

Perché oggi avete agito in tal modo col buon Dio? Egli non è contento della vostra condotta. Egli che è tanto buono con voi; questa è ingratitudine da parte vostra. E per qual motivo investigate la condotta altrui? Badate soltanto alla vostra: ciò basta. Non tutti hanno la stessa testa e, se voi aveste dovuto perderla nei sette anni da che vi parlo, dopo tutte le paure avute, già da lungo tempo ciò sarebbe avvenuto. Rassicuratevi, dunque, e non agite mai più come oggi!

Avete ben ragione di non amare le estasi. Certo, bisogna accettarle quando il buon Dio le manda, ma Egli non vuole che si desiderino. Non sono queste cose che condurranno al Cielo. Una vita mortificata, umile, è più da desiderare e molto più sicura. È vero che molti Santi hanno avuto rivelazioni ed estasi, ma era questa una ricompensa che il buon Dio dava loro dopo lunghe lotte e una vita di rinunzia, od ancora perché voleva servirsi di loro per grandi cose in vista della sua gloria; e tutto ciò avveniva senza strepito, senza fasto, nel silenzio dell'orazione, e, quando venivano scoperti, rimanevano tutti confusi e non ne parlavano che per obbedienza.

Il buon Dio vi ha stritolata in passato, ma premunitevi di pazienza e siate ben coraggiosa perché vi stritolerà ancora in avvenire.

Dite alla Madre Superiora che qualora incontri delle anime dal carattere e dal temperamento di Suor X..., stia attenta e non ascolti tutto quel che vorrebbero pur dirle.

Riguardo a quanto mi dite, state tranquilla. Ecco in qual modo si può sapere che una grazia vi è concessa dal buon Dio. Tali grazie vi giungono e si riversano su voi come un acquazzone che vi sorprende nel mezzo d'un bel giorno, mentre il cielo sembra quasi sereno. Non si deve allora temere di aver cercato d'ottenerle; ad esse non si pensava. Voi avete osservato questo più volte. La cosa è ben differente quando si tratta delle grazie che si credono concesse da Gesù, mentre invece non sono che il frutto d'una immaginazione che ha lavorato molto per produrle. Dette grazie sarebbero da temersi, perché sovente il demonio s'inframmette e profitta d'un cervello debole, d'un temperamento fiacco, d'un giudizio non troppo retto; allora egli inganna quelle povere anime che, del resto, non commettono peccato, purché ascoltino i consigli delle persone che le dirigono, e posso attestarvi che ve ne sono molte nel mondo d'oggi. Il demonio agisce in tal modo al fine di far cadere in ridicolo la religione!

Poche persone amano il buon Dio come Egli vuole. Esse, credendo di cercar il buon Dio, cercano se stesse e vagheggiano una santità che non è la vera!


Suor Maria della Croce: “Ditemi, dunque, in che consiste la vera santità?”

Voi ben lo sapete; ma, poiché lo desiderate, ve lo ripeterò, ve l'ho, infatti, già detto più volte: la vera santità consiste nel rinnegarsi dalla mattina alla sera, nel vivere di sacrificio, nel saper costantemente metter da parte 1'io umano, nel lasciarsi lavorare dal buon Dio così com'Egli vuole, nel ricevere le grazie, che ci provengono dalla sua bontà, con una profonda umiltà, riconoscendosene indegni, nel tenersi il più possibile alla santa presenza del buon Dio, nel compiere tutte le proprie azioni sotto il suo sguardo divino, non cercando che Lui come testimone dei propri sforzi e come unica ricompensa; inoltre in tutte le altre cose che già vi ho detto. Questa è la santità che Gesù vuole ed esige dalle anime che desiderano essere unicamente sue e vivere della sua vita. Il resto non è che illusione.

Alcune anime scontano il loro Purgatorio sulla terra mediante la sofferenza, altre mediante l'amore, poiché l'amore ha veramente anch'esso il suo martirio. L'anima, che cerca realmente d'amare Gesù, s'avvede che, con tutti i suoi sforzi, non L'ama quanto desidererebbe, e ciò costituisce per essa un continuo martirio, causato unicamente dall'amore e non esente da grandi dolori! È, come vi ho detto, un po' lo stato di un'anima del Purgatorio che si slancia incessantemente verso Colui che è il suo unico desiderio, e che se ne vede al tempo stesso respinta, perché la sua espiazione non è compiuta.

Domandate alla Madre Superiora di rileggere quel che vi dico di volta in volta in luogo della lettura. Prendete un giorno ogni settimana, il giovedì per esempio, poiché a che serve lo scrivere, se non rileggete mai (quanto avete scritto)? Finireste col dimenticarlo, e non è a questo scopo che ve lo dico, ma affinché ne ricaviate profitto.


Suor Maria della Croce: “Se non avessi parlato a nessuno di quanto mi avete detto da quando vi ascolto, quale ne sarebbe stata la conseguenza? Sapete bene che avevo gran desiderio di serbar tutto per me sola!”

Eravate libera di serbar tutto per voi sola, ma se non ne aveste parlato, vi avrei consigliato a farlo, perché il buon Dio non ha mai concesso che la perfezione di alcuno venisse direttamente dal Cielo. Siccome questi abita in terra, Dio vuole che sulla terra finisca di perfezionarsi seguendo i consigli che permette gli siano dati a tale scopo. Avete dunque fatto bene a manifestare quel che tanto vi costava dire. Del resto, tutto questo non proviene da voi, e il buon Dio, che dirige tutto al bene di coloro che ama, sa al tempo stesso trarne la sua gloria.


Novembre-dicembre 1879. - La cognata di N. ... si trova nel Purgatorio, ove soffre molto. Il Rev. Padre può alleviare le sue pene offrendo per essa il Santo Sacrificio della Messa.

Il vecchio peccatore è stato salvato dalla misericordia del buon Dio, come tanti altri. Si trova nel grande Purgatorio.


Suor Maria della Croce: “Il giorno e l'ottava dei Morti apportano gioia e causano numerose liberazioni in Purgatorio?”

Il giorno dei Morti, molte anime lasciano il luogo di espiazione per il Cielo e, per una grande grazia del buon Dio, quel giorno solamente tutte le anime purganti, senza eccezione, partecipano al beneficio delle preghiere pubbliche della santa Chiesa, anche quelle del grande Purgatorio. Tuttavia l'alleviamento delle pene di ciascuna anima è proporzionato al suo merito. Le une ricevono più, le altre meno. Nondimeno tutte sentono gli effetti di codesta grazia eccezionale. Molte povere anime purganti, per una giustizia di Dio, non ricevono che quest'unico refrigerio durante i lunghi anni che trascorrono nel Purgatorio. Tuttavia non nel giorno dei Morti sale al Cielo il più gran numero di anime, ma la notte di Natale.

Vi sono molte cose che potrei dirvi, ma non ne ho il permesso. Bisogna che siate voi ad interrogarmi. Allora potrò rispondervi.

Sono molto confortata dalle efficaci preghiere del Rev. Padre. Ditegli che lo ringrazio delle sue e di quelle che ha la carità di far fare per le mie intenzioni. Per lui prego sempre, come vi ho detto. Spero di fare ancora di più quando sarò in Cielo. Ditegli inoltre che so ch'egli prega per me e che la stessa cosa avviene per le altre anime del Purgatorio. Per una concessione del buon Dio, ciò costituisce una sofferenza di più per esse, perché le preghiere che si fanno secondo la loro intenzione non sempre sono loro applicate. Delle preghiere della terra, in Purgatorio si riceve solo quel tanto che Dio vuole che ciascuna anima riceva secondo la sua disposizione. È un dolore aggiunto agli altri per codeste povere anime il vedere che le preghiere che si fanno per la loro liberazione vengono applicate non ad esse, ma ad altre. Ben poche anime ricevono preghiere; la maggior parte sono abbandonate, senza né un solo ricordo né una sola preghiera della terra.

Quanto al tempo della nostra liberazione non sappiamo nulla. Se conoscessimo il termine delle nostre sofferenze, ciò sarebbe un sollievo, una gioia per noi, ma no! Vediamo bene che i nostri dolori diminuiscono, che la nostra unione diviene più intima, ma quale giorno (secondo i calcoli della terra, perché qui non vi sono giorni) saremo a Lui ricongiunte, lo ignoriamo del tutto; è questo un segreto del buon Dio. Le anime del Purgatorio conoscono dell'avvenire solo quel tanto che Dio permette e vuole dar loro a conoscere. In proporzione dei loro meriti, alcune anime hanno più conoscenze delle altre; ma tutte codeste cose riguardanti l'avvenire qual vantaggio possono arrecarci, salvo che non vi abbia interesse la gloria del buon Dio e il bene di qualche anima? Non bisogna meravigliarsi se il demonio ed i suoi seguaci talvolta forniscono, intorno all'avvenire, delle conoscenze che si realizzano. Il diavolo è uno spirito; per conseguenza, possiede astuzie e conoscenze molto maggiori che qualsiasi persona della terra, eccetto alcuni Santi che il buon Dio rischiara con la sua luce. Egli si aggira da per tutto cercando di far male; vede quel che avviene nel mondo e, a motivo della sua avvedutezza, può facilmente prevedere delle cose che poi si realizzano: ecco l'unica spiegazione. Guai a coloro che divengono suoi schiavi col consultarlo; è questo un peccato che dispiace molto al buon Dio.


Suor Maria della Croce: “Le anime possono qualche volta sbagliare? Dio può permetterlo?”

Sì..., non quanto alle cose esistenti, ma a quelle avvenire; tuttavia non v'è in questo per esse nessuna imperfezione. Dio stesso non sembra cambiar spesso l'ordine dei suoi disegni?[1] Ecco in qual modo: può avvenire che Dio, nella sua giustizia, voglia castigare un regno, una provincia, una persona: è l'intenzione ch'Egli manifesta, ma se alcune persone di tale regno, di tale provincia, con la preghiera o con altri mezzi disarmano la sua giustizia, Dio perdonerà del tutto o diminuirà la pena secondo le previsioni della sua sapienza infinita. Sovente permette che i grandi avvenimenti siano predetti anticipatamente, ovvero li fa conoscere ad alcune anime, affinché esse prevengano e arrestino la sua vendetta: la sua misericordia è così grande ch'Egli non punisce se non agli estremi. Così a riguardo della persona, di cui un giorno mi avete parlato: lì per lì non vi ho detto le cose così come sono avvenute. Nondimeno era appunto tutto quel che il buon Dio di essa mi faceva allora conoscere; ma, poiché cambiò un po' condotta, il buon Dio le inflisse solo metà del castigo che le era riservato se fosse rimasta nelle medesime disposizioni. Ecco come talvolta può sembrare che cambi.


Suor Maria della Croce: “Sono molti i protestanti salvati?”

Per misericordia del buon Dio, vi è un certo numero di protestanti che sono salvi, ma il loro Purgatorio dura a lungo ed è rigoroso per molti. È vero che essi non hanno fatto abuso di grazie come molti cattolici, ma neppure hanno avuto le grazie insigni dei Sacramenti e gli altri soccorsi della vera religione, il che fa sì che la loro espiazione si prolunghi per molto tempo nel Purgatorio.

Parlo a voce più bassa del solito, perché anche voi, da otto giorni, parlate al buon Dio a voce troppo bassa nella salmodia. Quando parlerete a voce più alta, lo farò anch'io.


Suor Maria della Croce: “Nel Purgatorio conoscete la persecuzione di cui è oggetto la Chiesa? Ne conoscete il termine?”

Sappiamo che la Chiesa è perseguitata e preghiamo per il suo trionfo, ma quando questo avverrà? Io l'ignoro... Può darsi che alcune anime lo sappiano! Quanto a me non lo so. Nel Purgatorio le anime non rimangono unicamente occupate nei loro dolori; esse pregano molto per i grandi interessi del buon Dio, per le persone che abbreviano le loro sofferenze. Lodano e ringraziano Nostro Signore delle sue misericordie infinite nei loro riguardi, perché per alcune di esse lo spazio che separa il Purgatorio dall'inferno è stato molto piccolo e poco mancò che non precipitassero nell'abisso. Considerate quindi quanto grande sia la riconoscenza di queste povere anime strappate così a Satana.

Non posso spiegarvi in che modo non vediamo più la terra come la vedete voi; ciò non può comprendersi se non quando l'anima ha abbandonato il corpo, perché allora la terra che lei ha lasciato, abbandonando ad essa il suo corpo, non le sembra più che un punto in confronto agli orizzonti sconfinati dell'eternità che si dischiude per lei.

Non bisogna badare ai "che se ne dirà?". Il vero merito di un'anima non consiste nel ricevere pazientemente i rimproveri che essa un po' merita, bensì nel ricevere pazientemente quelli che non merita, soprattutto quando ha fatto tutto quel che era in suo potere per compiere nel miglior modo possibile quanto le si rimprovera.

Ricevo maggior sollievo da una vostra azione compiuta in una grande unione con Gesù, che da una preghiera vocale, poiché che cosa il buon Dio esaudisce? Tutto quel che si fa con spirito interiore. Quanto più intima è l'unione di un'anima con Lui, tanto più Egli le concede tutto quel che chiede; un'anima intimamente unita a Gesù è padrona del suo Cuore. Tendete dunque a codesta unione che Gesù da lungo tempo aspetta da voi. Desiderate farGli piacere? Ecco l'unico modo: accostarvi sempre più al suo Cuore col prestare grande attenzione ai più piccoli desideri della sua divina volontà. Bisogna ch'Egli possa voltarvi e rivoltarvi come Gli piacerà e che, mai, incontri resistenza da parte vostra. Quando sarete giunta a questo, allora vedrete e comprenderete la sua bontà.

Fate seriamente attenzione ad operare per Dio solo. Cercate sempre Lui solo qual testimone delle vostre azioni. Del pari, prima di qualsiasi azione, guardatevi dal rimuginare cose come questa: "Farò questo per far piacere alla tale persona; se faccio questo in quel dato modo, sarò accetta alla tal altra persona". Al buon Dio non piacciono questi ragionamenti umani da parte di nessuno e da voi ancora meno. Dirigete unicamente la vostra intenzione verso il fine di far piacere al vostro Gesù, a Lui solo. Se, così facendo, fate cosa grata a qualcuno, tanto meglio. Se avviene il contrario, tanto peggio! Il buon Dio sarà contento; questo deve essere tutto per voi.


8 dicembre 1879, ore 2 - Immacolata Concezione

Ahimé! quante vite appaiono piene di opere buone e, alla morte, ne saranno vuote... perché tutte quelle cose buone in apparenza, tutte quelle azioni clamorose, tutta quella condotta che sembrava irreprensibile, tutto questo non ha avuto Gesù solo quale fine. Si voleva far figura, brillare, passare per esatto osservante degli obblighi della Religione, per una Religiosa fedele alla regola, ecco il solo movente di tante esistenze. E nell'altra vita, qui, quale delusione! Se sapeste quante poche persone agiscono per Dio solo, quante poche compiono tutte le loro azioni per Dio solo... Ahimè! quanti rimpianti ci si prepara per il punto di morte, allorché non si sarà più accecati, ahimè! Se si riflettesse qualche volta all'eternità! Che cos'è la vita paragonata a quel giorno che non avrà sera per gli eletti, a quella sera che non avrà giorno per i malvagi?

Si ama tutto sulla terra, ci si affeziona a tutto, eccetto a Colui che unico dovrebbe avere il nostro affetto ed al quale noi lo neghiamo. Il Gesù del tabernacolo attende cuori che Lo amino e non ne trova. Appena uno su mille che Lo ama come si dovrebbe amarLo! AmateLo voi; risarciteLo di questa indifferenza tanto colpevole che c'è nel mondo!


Suor Maria della Croce: “Ma, nel Purgatorio, Lo si ama?”

Certamente, ma il nostro è un amore di riparazione, e se sulla terra Lo avessimo amato come avremmo dovuto, non saremmo tanto numerose, non vi sarebbero tante anime nel luogo di espiazione.


Suor Maria della Croce: “In Cielo Gesù è molto amato?”

In Cielo Lo si ama molto. Là tutto è rettificato, ma non è ancor questo che Gesù desidera. Egli vorrebbe essere amato sulla terra, su questa terra, ove si annienta in ogni tabernacolo, affinché 1'avvicinarLo sia più facile, e non lo si fa. Si passa davanti ad una Chiesa con maggior indifferenza che davanti ad un monumento pubblico. Se talvolta si entra nel luogo santo, è più per oltraggiare il divino Prigioniero che vi risiede con la propria freddezza, col cattivo contegno, con preghiere fatte in fretta, senza attenzione, che per dirGli una parola cordiale, una parola amichevole e di riconoscenza per la sua bontà verso di noi.

Dite al Rev. Padre P. che il buon Dio attende da lui quell’amore che Egli incontra così raramente; da lui, che ogni giorno si avvicina così accanto a Gesù, che Lo riceve nel suo cuore. Oh! ditegli che, in quei momenti benedetti, ripari con le sue tenerezze l'indifferenza di tanti ingrati, che il suo cuore si strugga d'amore dinanzi a Gesù-Ostia, soprattutto per i suoi Sacerdoti che, come lui, hanno la stessa felicità e che trattano i santi misteri con un cuore di ghiaccio, che rimangono freddi come marmo dinanzi a questo braciere d'amore, che non hanno una parola affettuosa da dire a Gesù. La sua unione col buon Dio sia ogni giorno più intima, affinché si prepari così alle grandi grazie che Gesù gli riserba.

Vi ho detto che vi sono delle anime che fanno il loro Purgatorio ai piedi degli altari. Esse non stanno lì in punizione delle colpe che hanno commesso in Chiesa; tali colpe, che offendono direttamente Gesù presente nel tabernacolo, vengono severissimamente punite nel Purgatorio. Dunque, le anime che stanno lì in adorazione, vi stanno piuttosto in ricompensa della loro devozione al SS. Sacramento e del loro rispettoso contegno nel luogo santo. Esse soffrono meno che se fossero nel vero Purgatorio, e Gesù, che esse contemplano con gli occhi dell'anima e della fede al tempo stesso, addolcisce loro con la sua presenza invisibile le pene che subiscono.



Gennaio 1880. - La notte di Natale, migliaia di anime hanno lasciato il luogo di espiazione per il Cielo; ma molte sono rimaste ed io sono tra queste. Talvolta mi dite che la perfezione di un'anima richiede assai lungo tempo, ed è vero; vi sorprende anche il fatto che, nonostante tante preghiere, io rimanga così a lungo senza poter gioire della visione del buon Dio. Ahimé! la perfezione di un'anima nel Purgatorio non avanza più rapidamente che sulla terra; vi sono alcune anime, ed è il minor numero, che hanno da espiare solo alcuni peccati veniali; esse non rimangono a lungo in Purgatorio. Alcune preghiere ben fatte e qualche sacrificio le liberano in breve tempo. Ma quando si tratta di anime come me - ed è il caso di quasi tutte! - che hanno trascorso una vita pressoché nulla, occupandosi poco o quasi affatto della loro salvezza, bisogna, in tal caso, ricominciare la propria vita nel luogo dell'espiazione, bisogna cominciar di nuovo a perfezionare la propria anima, amare, desiderare Colui che non si amava abbastanza sulla terra.

Ecco perché la liberazione delle anime talvolta si fa attendere tanto a lungo. Il buon Dio mi ha altresì fatto una grande grazia permettendomi di poter chiedere preghiere. Cosa che non meritavo; senza questa divina degnazione, sarei rimasta qui, come la maggior parte, anni ed anni!


Suor Maria della Croce: “Le Religiose e gli altri d'una stessa famiglia hanno rapporti tra di loro?”

Nel Purgatorio, come nel Cielo, le Religiose della stessa famiglia non sempre stanno insieme; le anime non meritano tutte la stessa pena né la stessa ricompensa. Tuttavia ci si riconosce nel Purgatorio. Si può anche, quando il buon Dio lo permette, aver relazioni scambievoli.


Suor Maria della Croce: “Si può ricevere una preghiera, un pensiero da parte di un amico defunto e fargli conoscere il ricordo che si serba di lui?”

Si può far giungere qui ricordi della terra, ma non è molto utile, perché, come vi ho già detto, le anime del Purgatorio sanno e conoscono le persone che s'interessano di loro sulla terra. Talvolta Dio permette anche che si possa ricevere una preghiera, un avvertimento, un consiglio... Così, quel che vi ho detto più volte a riguardo di San Michele, proveniva da lui; quel che vi ho detto per il vostro padre spirituale proveniva da parte del buon Dio. Tutte le commissioni che tante volte mi avete dato per l'altro mondo le ho sempre eseguite; ma tutte queste cose sono subordinate alla volontà divina.


Suor Maria della Croce: “Le colpe di ognuno sono conosciute da tutti nel Purgatorio, come lo saranno al giudizio finale?”

Nel Purgatorio, generalmente non conosciamo le colpe degli altri, eccetto tuttavia quando il buon Dio lo permette a riguardo di certe anime, per i suoi disegni; ma è piccolo il numero di quelli verso i quali Egli agisce in tal modo.


Suor Maria della Croce: “Avete voi del buon Dio una conoscenza più perfetta della nostra?”

Ah, che questione! Ma certamente, noi Lo conosciamo molto meglio e L'amiamo molto di più! Ahimé! proprio questo causa qui il nostro più grande tormento. Sulla terra si ignora che cos'è il buon Dio. Ce se ne fa un'idea secondo le proprie vedute ristrette; ma noi, nel lasciare il nostro involucro di fango, allorché più nulla ostacola la libertà della nostra anima, oh! allora conosciamo il buon Dio, le sue bontà, le sue misericordie, il suo amore! Dopo una visione così chiara, con questo bisogno così grande d'unione (con Lui), l'anima tende sempre verso Dio, è questa la sua vita e, sempre, ne viene respinta, perché non è abbastanza pura. Ecco la nostra sofferenza: la più dura, la più acerba. Oh! se ci fosse concesso di ritornare sulla terra, dopo aver conosciuto il buon Dio, che vita condurremmo! Ma, rimpianti inutili... e nondimeno sulla terra non si pensa a tali cose, si vive da ciechi. L'eternità non è tenuta in nessun conto. La terra, che non è se non un luogo di passaggio e che riceve solamente i corpi, i quali, a loro volta, divengono terra anch'essi, è il solo oggetto verso cui tendono quasi tutti i desideri, ed al Cielo non ci si pensa! E Gesù e il suo amore sono dimenticati!


[1] Codesto modo di parlare è conforme al linguaggio umano che con il tempo vede solo successioni e cambiamenti... Ma per Iddio non c'è tempo e di conseguenza nessuna successione e nessun cambiamento: i suoi decreti, previsti e fissati da tutta l'eternità, sono immutabili ed eterni come Lui stesso.
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