giovedì 6 marzo 2008

Un Manoscritto sul Purgatorio (4 di 5)

Suor Maria della Croce: “Nel Purgatorio, le anime si consolano reciprocamente nell'amore del buon Dio, oppure ognuna è completamente isolata nel suo dolore?”

Nel Purgatorio, la nostra sola consolazione, l'unica nostra speranza, è Dio solo. Sulla terra, il buon Dio permette che talvolta nelle proprie pene corporali e spirituali si possa essere consolati da un cuore amico; e se in questo cuore manca l'amore di Gesù, le consolazioni sono inefficaci, ma qui le anime sono perdute, inabissate nella volontà divina, e Dio solo può lenire il loro dolore. Tutte le anime sono tormentate, ognuna secondo la propria colpevolezza, ma tutte patiscono un dolore comune che sorpassa tutti gli altri: l'assenza di Gesù che è la nostra vita, il nostro tutto. E noi ne siamo separate per colpa nostra!

Dopo un'azione, non bisogna perder tempo nel ritornare indietro per considerare se avete agito bene oppure no! Certamente occorre che ogni giorno esaminiate le vostre azioni al fine di migliorarle, ma questo non deve essere a discapito della tranquillità dell'anima.

Il buon Dio ama le anime semplici. Bisogna dunque che andiate da Lui con tanta buona volontà, sempre pronta a sacrificarvi e a farGli piacere. Dovete agire con Gesù come il bambino con la sua mamma, affidandovi alla Sua bontà, rimettendo tutti i vostri interessi spirituali e corporali nelle Sue mani divine; quindi cercare di piacerGli in tutto, senza occuparvi d'altro.

Il buon Dio non guarda tanto alle grandi azioni, agli atti eroici, quanto ad un'azione semplice, ad un piccolo sacrificio, purché queste cose siano fatte per amore. A volte anche un piccolo sacrificio, non conosciuto se non da Dio solo e dall'anima, sarà più meritorio di uno grande che sarà stato lodato. Bisogna essere molto attenti alla vita interiore, per non ritenere per sé alcunché delle lodi che ci vengono attribuite.

Il buon Dio cerca anime vuote di se stesse per riempirle del Suo amore. Egli ne trova poche. L'amor proprio non lascia alcun posto per Gesù. Non lasciatevi sfuggire nessuna occasione di mortificarvi, soprattutto interiormente. Gesù ha alcune grazie da elargirvi durante la quaresima; preparatevi con un accrescimento di fervore e soprattutto d'amore. Amate sopra ogni altra cosa Gesù. Ahimé! Nel mondo Egli è così poco amato e tanto oltraggiato!

La Santa Vergine vi ama molto; anche voi, dal canto vostro, amateLa con tutto il cuore e procurate la sua gloria il più possibile.

Voi non comprenderete mai abbastanza la bontà del buon Dio. Se si avesse cura di riflettervi qualche volta, questo sarebbe sufficiente per divenire un santo, ma nel mondo non si conosce abbastanza la misericordiosa bontà del Cuore di Gesù. Ognuno la misura secondo il proprio modo di vedere, e questo modo è difettoso. Ne segue che si prega male. Sì, pochi sanno pregare come Gesù vorrebbe. Si manca di fiducia, e nondimeno Gesù non esaudisce che proporzionatamente all'ardore dei nostri desideri e alla grandezza del nostro amore. Ecco perché sovente le grazie che si richiedono non vengono concesse.

Per essere felici in religione, bisogna essere sordi, ciechi e muti, vale a dire che bisogna pur udire non poche cose che si potrebbero ripetere, ma sovente è meglio serbarle per sé. Non ci si pente mai d'aver taciuto. Si è anche obbligati a vedere e a sentire, come se non si avesse né visto né capito nulla. Oh! Se sapeste quanto poca cosa sono tutti questi nonnulla, a cui si fa così tanto caso! Il demonio si serve di queste piccolezze per arrestare un'anima ed ostacolare tutto il bene che essa era chiamata a fare. Non lasciatevi irretire da lui. Abbiate un cuore grande e sorvolate su queste piccole miserie senza farne caso. Gesù deve avere per voi abbastanza attrattiva, senza che vi fermiate a cose al di fuori di Lui. Considerate tutto come proveniente dalla Sua bontà; sia che Egli affligga, sia che consoli, è il Suo amore che regola tutto per il bene dei Suoi amici.

Non scoraggiatevi mai, qualunque cosa vi accada. Se Gesù volesse, potrebbe farvi raggiungere in poche ore, in un batter d'occhiom la vetta della perfezione, dove vuole che giungiate, ma no! Egli preferisce vedere i vostri sforzi e desidera che conosciate e vediate da voi stessa quanto è aspro e duro il cammino della perfezione.

Siate molto generosa. Gesù vi ha concesso e vi concederà più grazie che non a tanti altri; ma, in cambio, Egli spera trovare in voi un'anima di sacrificio, tutta dedita a Lui. Egli richiede da voi soprattutto molto amore, e quando avrete così lottato contro voi stessa, contro le vostre inclinazioni, quando avrete agito con grande spirito di fede, ebbene! Allora la fede cederà il posto alla realtà; ma prima dovete agire come se Gesù vi fosse sempre presente e sia per voi quasi naturale, pur essendo soprannaturale.

I predicatori ed i direttori spirituali non fanno del bene alle anime che in proporzione alla loro unione con Gesù, vale a dire al loro spirito d'orazione e alla vigilanza che usano nel conservare calmo il loro interiore, nel tenere sempre gli occhi dell'anima fissi su Gesù, pronti a fare ed a sacrificare tutto per la salvezza delle persone che gli sono state affidate.


Suor Maria della Croce: “Le promesse fatte a coloro che recitano la corona di San Michele sono vere?”

Le promesse sono reali; solamente non bisogna credere che le persone, che la recitano meccanicamente e senza curarsi della loro perfezione, vengano immediatamenet liberate dal Purgatorio. Sarebbe falso. San Michele fa anche più di quanto prometta, ma non porta via così presto dal luogo d'espiazione coloro che devono scontare la pena d'un lungo Purgatorio. Certo è che, in ricordo della loro devozione al santo Arcangelo, le loro pene sono abbreviate; ma quanto ad essere liberati completamente, questo no! Io che la recitavo, posso servirvi d'esempio. La liberazione immediata ha luogo solo per le persone che hanno lavorato con coraggio alla loro perfezione e che hanno poco da espiare nel Purgatorio.

La Francia è molto colpevole; purtroppo essa non è sola. In questo momento non v'è un solo regno cristiano che non cerchi apertamente o di nascosto di scacciare il buon Dio dal proprio seno. Sono tutte le società segrete e il diavolo, il loro capo, che mettono così ogni cosa in subbuglio e fomentano tutte le loro macchinazioni. È questa l'ora del principe delle tenebre, ma hanno un bel da fare tutti quanti essi sono: Dio gli farà vedere che è Lui il Signore e non loro. Forse non è con dolcezza che gli farà sentire la Sua potenza; tuttavia, anche in queste punizioni, Gesù è misericordioso.

Per concessione del buon Dio, in Purgatorio noi sappiamo quel che avviene in questo momento sulla terra, affinché preghiamo per le grandi necessità presenti, ma la nostra sola preghiera non basta. Se Gesù trovasse alcune anime di buona volontà che volessero risarcire come conviene, muovere a pietà la Sua Maestà, la Sua bontà divina oltraggiata, esse farebbero cosa grata al Suo Cuore offeso da tante amarezze, e potrebbero piegare la Sua misericordia, che chiede solo di perdonare a chi si umilia. Dite questo alla Madre Superiora.

San Michele interverrà nella lotta che dovrà sostenere la Chiesa. È lui il capo di questa Chiesa così perseguitata, ma non così presto annientata, come pensano i malvagi. È lui, parimenti, il Protettore speciale della Francia, il quale l'aiuterà a riprendere il posto di figlia primogenita della Chiesa, poiché, nonostante tutte le colpe che si commettono in Francia, vi è in essa ancoar molto di buono, vi sono anime di grande dedizione.


Suor Maria della Croce: “Quando interverrà San Michele?”

Non lo so! Bisogna pregare molto secondo queste intenzioni, invocare l'Arcangelo, ricordandogli i suoi titoli, e supplicarlo d'intercedere presso Colui sul cui Cuore egli ha un così grande potere. La Santa Vergine non sia dimenticata: la Francia è il suo Regno privilegiato fra tutti; Ella la salverà. È cosa buona che si domandino ovunque Rosari e corone; è questa la preghiera più efficace nei presenti bisogni.

Il voto eroico è una cosa ben gradita al buon Dio, di grande aiuto alle anime del Purgatorio e ben vantaggioso per le anime generose che vogliono farlo. Del resto, cedendo così una parte dei loro meriti, anziché perdere non fanno che guadagnare.

Quanto alle indulgenze plenarie, posso dirvi che poche, molto poche sono le persone che le guadagnano interamente. Occorre una così grande disposizione di cuore e di volontà che è raro, più raro che non si pensi, l'avere tutte le disposizioni richieste per ottenere così la remissione totale dei propri peccati. Nel Purgatorio, riceviamo le indulgenze che ci vengono applicate solo per modo di suffragio e come il buon Dio lo permette, secondo le nostre disposizioni.

È vero che non siamo più legati al peccato, ma noi non stiamo più sotto il regno della misericordia, bensì sotto quello della giustizia divina; dunque, riceviamo solo quello che il buon Dio vuole che ci sia applicato. Quando l'anima è vicina al termine di tutti i suoi desideri, cioè vicina al Cielo, essa può essere liberata e venire ammessa alle gioie eterne per l'efficacia di un’indulgenza plenaria bene guadagnata o anche guadagnata a metà secondo la sua intenzione; ma quanto alle altre anime, non è così. Durante la loro vita, sovente esse hanno disprezzato o, se non altro, fatto poco caso delle indulgenze ed il buon Dio, sempre giusto, rende loro secondo le proprie opere. Esse possono guadagnare qualcosa secondo la volontà divina, ma raramente l'indulgenza nella sua totalità.


Maggio 1880. - Lavorate senza posa e con tutte le forze alla vostra perfezione. Quando lo volete, avete abbastanza fermezza di carattere per superare tutte le difficoltà che ostacolano la vostra unione con Gesù, fino ad arrivare là dove Egli vi vuole.

La vostra vita sarà un continuo martirio. Costa il rinnegare sé stesso ad ogni istante, è un martirio continuo; ma, in tale martirio, si gustano tuttavia le gioie più dolci. L'anima soffre, ma Colui per il quale essa soffre, ad ogni sacrificio, ad ogni rinunzia, le concede una grazia che l'incoraggia ad andare sempre avanti, a dare tutta sé stessa. Niente fa tanto piacere a Gesù, quanto il vedere un'anima che, nonostante tutti gli ostacoli che incontra sul suo cammino, si sforza di sacrificarsi sempre maggiormente per la Sua gloria e per il Suo amore.

Voi siete addolorata al vedere che il buon Dio è insultato a Parigi, ma coloro che agiscono così, non sanno quel che fanno e, nonostante le loro bestemmie, Gesù è più offeso dai peccati che commettono le anime che sono consacrate a Lui o dovrebbero esserlo, che non dalle sanguinose ingiurie di coloro che non sono Suoi amici.

Quante anime che Gesù chiama ad un'alta perfezione e che rimangono misere per non aver corrisposto alle grazie divine! Bisogna farsi violenza, riprendersi e richiedere molto da se stessi ogni giorno per essere felici al servizio del buon Dio!

Quanto poco spirito interiore vi è nel mondo!? Anche nelle Comunità!? Si ricercano troppo le proprie comodità, non ci si vuole sforzare in nulla, e tuttavia il buon Dio sarebbe così felice (se così si può dire) che Lo si amasse, ma senza costrizione e di buon cuore. Se Egli potesse ottenere tale soddisfazione nella Comunità, quante grazie riverserebbe su di essa! Dal canto vostro, cercate con tutte le vostre forze di vincervi, di amare Gesù, come Egli attende da voi da così lungo tempo! Gesù vorrebbe che Lo amaste d'un amore di fanciullo, vale a dire con la tenerezza d'un fanciullo che cerca di far piacere agli amati genitori, e al contrario siete tanto fredda con Gesù. Eppure non è questo che Egli attende da voi, Egli che vi ama tanto!


Agosto 1880. - Quanti atti inutili, quante giornate completamente vuote, senza amore per Gesù, senza purezza d'intenzione; e tutto questo è perduto, poiché non sarà contato per il Cielo.


Salmo 63. - Ecco il salmo applicabile al tempo presente. Voi non dirigete la vostra purezza d'intenzione come il buon Dio vorrebbe. Così, invece di offrire in modo vago le vostre azioni, potreste farlo con più frutto, determinando meglio le vostre intenzioni. Per esempio, nel prendere i pasti, dite: "Gesù mio, nutrite la mia anima con la vostra santa grazia, come ora io nutro il mio corpo"; quando fate lezione: "Gesù mio, istruite la mia anima, come io istruisco le mie allieve"; nel lavarvi il viso, le mani: "Gesù mio, purificate la mia anima, come io faccio per il mio corpo" e similmente per ciascuna delle vostre buone azioni. Abituatevi a parlare a Gesù con il cuore, sempre; sia Egli il movente di tutto quel che fate o dite... mi capite?

Non dovete mai scusarvi. Cosa può cagionarvi l'esser creduta colpevole quando non lo siete? E se riconoscete d'aver mancato, umiliatevi e tacete. Non scusatevi neppure mentalmente.


2 settembre 1880. Ritiro. - Stamattina avete detto al vostro Padre che siete ben contrariata di dovermi ascoltare, che preferireste molto più essere come tutte le altre. Nel corso dell'anno gli avete scritto la stessa cosa. Sovente lo avete detto alla Madre Superiora. Perché affannarvi tanto? Non è forse il buon Dio che permette tutto questo? Voi non c'entrate per nulla.

Approfittate di queste grazie e non lamentatevene più. Non avete ancora udito tutto quello che udirete, né visto tutto quello che vedrete. Ditelo al vostro Padre. Ditegli anche che io non sono il diavolo. Neppure lui lo pensa. Siete voi che avete sempre questi timori. Calmatevi e approfittate molto del Ritiro. È necessario che a partire da questo momento voi possiate cambiare. Non più altre riflessioni, altri ritorni su voi stessa. Questo è amor proprio e nulla più. Dischiudete piuttosto il cuore alla grazia, unitevi a Gesù e non sciupate più il tempo così prezioso ad indagare perché questo, perché quello? Il buon Dio vi riserba grandi grazie, come anche a colui che, nella sua bontà, Egli vi invia per dirvi quello che desidera da voi. Accogliete i Suoi disegni senza cercare di comprenderli. Il vostro Padre dirà non poche cose per voi nelle sue prediche, senza neppure pensarci. Gesù permetterà questo; approfittate con molta riconoscenza di questo santo Ritiro, decisivo per voi.

Solo le azioni fatte con un grande amore, sotto lo sguardo di Dio, per compiere la Sua santa volontà, avranno in Cielo ricompensa immediata, senza passare per il Purgatorio! Quale cecità a tale riguardo nel mondo!


Settembre 1880. - Ecco che il Ritiro è finito per tutti, ma per voi non deve finire. Continuatelo tutto l'anno e sempre nel vostro cuore; anche in mezzo alle vostre più grandi occupazioni, abbiate sempre un posticino consueto, ove vi raccoglierete cuore a cuore con Gesù, e là, non perdeteLo mai di vista. L'anno passato siete stata troppo distratta; d’ora in poi non deve essere più così. Avete promesso al buon Dio, come altresì al vostro Padre, che avreste cominciato una vita nuova; dovete assolutamente mantenere la parola. Ciò vi costerà, ma forse che in seguito vi costerà meno? No! Ahimé! Tutto passa così presto e lo stesso avviene anche per noi, senza che ce ne accorgiamo! Già da lungo tempo Gesù vi sta dietro. Dopo tutte le grazie che Egli vi elargisce, non Gli negherete il totale abbandono di voi stessa nelle Sue mani adorabili. Se volentieri Lo lasciaste agire, sareste presto una santa... ed è una grande santa che Egli vuole che diveniate.

Il vostro Padre non vi ha forse detto ancora una volta, nel suo nome, i giorni scorsi, che per voi non c'era via di mezzo? Quante persone ve lo avevano già detto, e voi siete rimasta indifferente a simili cose che avrebbero dovuto essere sacre per voi. Questa volta, mi sembra che vi abbiate prestato maggior attenzione e che siate rimasta colpita da tale parola, nuovamente ripetuta. Rifletteteci spesso, è una cosa seria. Gesù, ve l'ho già detto, attende da voi solo un piccolo sforzo ed Egli farà il resto. Siate molto generosa. Cosa non otterreste dal buon Dio, se foste come Egli vuole vedervi. Che unione intima Egli desidera contrarre con la vostra anima! Quali gioie vuole concederle! Se sapeste! Oh! Com'è buono Gesù con voi! Rievocate sovente nel vostro cuore le grazie dell’elezione che Egli vi ha fatto.

La Madre Superiora vi ha detto che è soprattutto per voi che aveva demandato il vostro Padre, di nuovo, quest'anno; voi non ci avete creduto abbastanza, ma tuttavia è così; ella ha seguito in questo l'ispirazione del buon Dio che ha voluto che voi lo conosceste meglio e che anch'egli vi conoscesse maggiormente. Approfittate di questa nuova grazia che non sarà l'ultima; mettete in pratica tutto quello che egli vi ha detto; voi siete libera di trattare con lui; apritegli sempre completamente il vostro animo; che egli vi ci possa leggere come in un libro. Se egli vi conoscesse come vi conosco io!

Non si comprende subito come siete; per questo occorre un po' più di tempo. Tutti i pensieri che avete avuto ieri a tal riguardo sono pensieri diabolici. Il demonio vorrebbe impedire il bene; ma lo si farà ugualmente, poiché non gli darete più ascolto. Custodite preziosamente le grandi grazie del Ritiro; mai esse vi abbandonino. Non abbiate paura di sacrificarvi dalla mattina alla sera per fare la volontà del buon Dio. Egli vi ricompenserà largamente.


Suor Maria della Croce: “Perché ho provato una commozione così forte all'udire le prime parole del Rev. Padre?”

Era questo già un inizio della grazia che dovevate ricevere durante il Ritiro. Vi è fra le anime una certa attrazione, di cui non ci si rende ben conto sulla terra. Il buon Dio ha fatto l'anima del vostro Padre e la vostra l'una per l'altra: di qui, quell'impressione involontaria da voi provata all'udirlo e che forse proverete ancora in avvenire. Pregate molto per il Padre che Gesù vi dona al fine d'aiutarvi ad innalzare la vostra anima fino a Lui. Egli ha bisogno di grazie più forti, più grandi che non tanti altri, per non scoraggiarsi mai. Sovente trascorre delle giornate molto laboriose, molto gravose per la natura. La sua vita è dura, penosa. Bisogna che lo aiutiate con le vostre preghiere. Finora lo avete fatto, ma non è ancora abbastanza. Bisogna che offriate secondo la sua intenzione il vostro lavoro, alcune delle vostre sofferenze esterne, qualche sacrificio; in una parola, unitelo a quello che fate, ed unitevi a quello che egli fa. Gesù ha grandi disegni su di lui, come su di voi; ecco perché ha permesso che vi rivolgeste a lui e che foste libera di aprirgli il vostro animo. Consideratelo come vostro padre; amatelo, siategli sottomessa come una vera figlia ed il buon Dio sarà contento. Non prendetevela se vi dico tutte queste cose, perché finora le avete fatte quasi tutte; ma io dovevo pur dirvele e voi a vostra volta le direte al Rev. Padre. Capite?

Il Ritiro è stato molto gradito al buon Dio e molto vantaggioso per le anime. Gesù vede con piacere le anime religiose volgersi nuovamente a Lui, cercarLo come loro unico fine. Per questo le aveva chiamate al Suo servizio, ma com'è facile sulla terra dimenticare anche quanto vi è di più sacro! Un buon Ritiro aiuta le anime a riprendere il loro primo vigore: è ciò che ha fatto il Ritiro che avete avuto. Esso ha consolato il Cuore così buono di Gesù.

Cosa sono i pochi istanti che abbiamo da trascorrere sulla terra paragonati alle gioie senza fine dell'eternità? Alla morte, non troverete mai d'aver fatto troppo! Siate molto generosa, non ascoltate voi stessa. Guardate sempre al fine al quale Gesù vi chiama: la santità, l’amore puro... e quindi andate sempre avanti senza mai guardare indietro! Le croci, le grandi croci, quelle che straziano il cuore, sono il retaggio degli amici del buon Dio.

I giorni passati vi lamentavate con Gesù per avervi inviato non poche pene quest'anno! È vero, ma perché trovate tali croci così pesanti? Perché non amate abbastanza! Oh! Voi non avete ancora finito con le croci. Quello che avete avuto fin qui non è che il preludio di ciò che vi attende. Non vi ho forse detto che soffrirete sempre sia nel corpo che nello spirito e spesso sia nell’uno che nell’altro allo stesso tempo? Non si dà santità senza sofferenze! Ma quando lascerete agire liberamente la grazia in voi, quando Gesù possederà la vostra volontà e Lo lascerete Padrone assoluto, le croci, per quanto gravose siano, non peseranno più. L'amore assorbirà tutto. D'ora in poi soffrirete e soffrirete molto, poiché non è in un istante che l'anima arriva a liberarsi da ogni cosa così da non agire più che per il puro amore. Gesù vede con piacere i vostri sforzi. Oh! Se Lo si conoscesse meglio sulla terra! Al contrario, Lo si dimentica! Voi, almeno, amateLo! CompensateLo! I vostri sforzi vadano sempre aumentando, al fine di farGli piacere. Lavorate senza sosta per giungere presto ad essere come Egli vuol vedervi!


16 settembre 1880. - In questi giorni siete un po’ più soddisfatta di voi stessa e anche Gesù, perché vi sforzate di farGli piacere e di unirvi a Lui maggiormente. Ma non crediate di essere arrivata; questo è appena l'inizio dell'unione che Egli vuol contrarre con la vostra anima. Oh! Come poco si comprende sulla terra, non è vero? Quale distacco Gesù esige da un'anima che vuole tutta per sé! Si crede di amare, ci s'immagina di esser senz'altro una Santa per il fatto che si sente in sé, così sembra, un po' più d'amore sensibile che d'ordinario, ma tutte queste sensibilità naturali non sono nulla. Bisogna che l'anima si elevi, si distacchi a poco a poco da tutto ciò che la circonda e soprattutto da se stessa, dal suo amor proprio, dalle sue passioni, al fine d'arrivare all'unione divina, e Gesù solo sa quello che costa alla natura giungervi! Bisogna aver fatto più di un sacrificio, bisogna che il cuore sia frantumato per togliere ogni amore umano; questo è difficile! Quanto poche sono le anime che comprendono tali cose! Voi che in parte le comprendete per la grande misericordia di Gesù, voi che Egli ama tanto, incamminatevi coraggiosamente su questa via di abnegazione e di morte a voi stessa. Considerate sovente tutte le tenerezze che Egli ha avuto per voi, come sia andato a cercarvi lontano, come abbia appianato tutte le difficoltà incontrate sul vostro cammino. Egli ha fatto più per voi che per tutti gli altri! Ogni giorno vi colma delle sue grazie d'elezione. Considerate inoltre come ha agito nei vostri riguardi in questi ultimi giorni; allo stesso modo, Egli attende da voi una grande generosità, più che da tante altre, cui non ha concesso tanti favori, e da cui non richiede una così grande perfezione. Egli attende anche una dedizione totale, e soprattutto molto amore.

Bisogna che la vostra anima, il vostro cuore, si perdano in Lui, che operiate unicamente per farGli piacere. Dovete elevarvi al di sopra della terra e di tutto ciò che vi circonda per inabissarvi nella Sua santa volontà. Dovete giungere a non perderLo mai di vista, neppure un minuto. Non crediate per questo d'esser al punto da non poter adempiere i vostri obblighi! No, voi vedrete a poco a poco che è tutto il contrario e che l'anima più unita a Gesù sarà anche la più esatta nell'adempimento di tutti i suoi doveri; invero Colui che ella ama agisce per lei; Egli non è più, per così dire, che uno con lei. Pensate se è ben diretta e aiutata in quel che deve fare!

Quale bene può fare attorno a sé un'anima interiore; non v'è che lei a farlo; tutto quello che è fatto in altro modo è inutile. Solo l'anima unita a Gesù ha diritto sul Suo Cuore, ne è la padrona, Egli non le nega nulla. Avrei tante cose da dirvi a tal riguardo, ma voi non mi comprendereste. Bisogna attendere i momenti voluti da Dio. Se volete, non tarderanno a giungere. Gesù ha grande desiderio d'unirsi totalmente a voi, più di quello che possiate ancora comprendere in questo momento. Siate molto vigilante su voi stessa.

È cosa così buona amare Gesù; è così consolante passare immediatamente, senza transizione, dall'unione intima della terra all'unione ancora più intima del Cielo. Riflettete su tutto ciò che vi dico. Una sola delle vostre azioni offerte per mio sollievo, con purezza d'intenzione, quando siete molto unita a Gesù, mi consola più di molte preghiere vocali. Quanto prima vi perfezionerete, tanto prima avverrà la mia liberazione.

È vero che la Madre Superiora ha molto sofferto in questi ultimi giorni, ma un giorno di grandi sofferenze, simili a quelle che ella prova talvolta, è di maggior profitto per la sua anima e per tutta la Comunità che dieci giorni e più di buona salute, nei quali possa agire e far tutto quel che dipende dai doveri della sua carica.


29 settembre 1880. - Sì, conoscevo tutte le pene del vostro Padre; ecco perché, alla vostra domanda se si fosse un po' riavuto dopo le sofferenze patite, rispondevo di no, senza aggiungere altro particolare, perché non volevo farvi stare in apprensione. Sareste rimasta inquieta, sapendolo talmente sofferente, e poiché pensate a lui dinanzi al buon Dio, anche più del solito, senza dubbio per un'ispirazione particolare, ho creduto fosse meglio che egli stesso vi facesse conoscere tutti gli strazi da lui provati. Gesù gliene terrà conto; le anime di cui tanto si rammarica si trovano in questo momento in Purgatorio, ma per poco tempo, soprattutto il sacerdote che il buon Dio voleva ricompensare e i due giovani che voleva preservare togliendoli da questo mondo, dove quanto vi è di migliore può divenire cattivo. Ditegli che si consoli al pensiero che Gesù lo ama molto e gli riserba, a preferenza di tanti altri, un posto tutto speciale nel Suo Cuore. Lì egli deve andare in spirito a riposarsi e a ritemprare l'animo per continuare quello che ha intrapreso per il suo divino Signore.


2 ottobre 1880. - Dite più volte al giorno: "O mio Dio, compite su di me i vostri disegni e concedetemi di non frapporvi alcun ostacolo con la mia condotta. Gesù mio, voglio quello che Voi volete, perché Voi lo volete, come lo volete e tanto quanto lo volete!".


Domenica 3 ottobre 1880. - Oh, se vi fosse dato di comprendere come Gesù è trattato con indifferenza e disprezzo sulla terra, non solo dalla gente comune, com'è insultato, schernito, messo in ridicolo, anche da coloro che dovrebbero amarlo! Così l'indifferenza si trova nelle Comunità, fra i Religiosi e le Religiose, Suo popolo eletto; là dove Egli dovrebbe essere trattato da Amico, da Padre, da Sposo, a momenti Lo si considera come un estraneo. Questa indifferenza la si trova anche fra il clero. Al presente, più che mai, Gesù è trattato dai Sacerdoti da pari a pari. Essi che dovrebbero tremare, pensando all’importante missione affidatagli, il più sovente l'adempiono con freddezza, con noia! Quanti ve ne sono che posseggono lo spirito interiore? Il loro numero è piccolo. Qui, in Purgatorio, i sacerdoti che espiano la loro indifferenza e la loro vita senza amore sono numerosi. Le loro colpevoli negligenze devono essere espiate mediante il fuoco e le torture di ogni genere. Giudicate da tutto questo se il buon Dio, così buono, così amabile con le Sue creature, trovi che Lo amino e Lo ricambino. Ahimé! Quante poche ve ne sono! Ecco la grande sofferenza del Cuore di Gesù: l'ingratitudine tra i Suoi; e tuttavia il Suo Sacro Cuore è tutto pieno, tutto traboccante d'amore ed Egli cerca soltanto di riversarlo. Gesù vorrebbe trovare delle anime morte a sé stesse; verserebbe su di loro il Suo amore come un’inondazione, più di quello che Egli abbia mai fatto per qualcuno finora. Oh! Quanto poco sono dunque compresi sulla terra Gesù, la Sua misericordia, il Suo amore! Si cerca di conoscere, di approfondire tutto, eccetto quel che fa la vera felicità! Che tristezza!

Non dovete mai essere insoddisfatti, né esteriormente né interiormente. Fate il possibile per evitare qualsiasi contrarietà. Se ciò nonostante avviene che, per sgarbatezza o per malizia, suppongo, non si faccia quanto si dovrebbe, ebbene, restate calma; una volta commesso l’errore, dal momento che non c'è rimedio, a che serve essere contrariati? Sarebbero quasi due errori al posto di uno.


14 ottobre 1880. - Durante il mio ringraziamento.

La più piccola infedeltà da parte vostra, la più piccola dimenticanza, la minima indifferenza per Gesù, è molto sentita da Lui, e causa maggior dolore al suo Cuore sì buono, sì amante, che non un'ingiuria da parte di un nemico. Vigilate dunque con grande diligenza su voi stessa; non passatevi nulla. Possa Gesù venire a riposarsi con gioia nel vostro cuore, affinché Lo possiate risarcire di tutte le amarezze, che il mondo Gli dà. Agite con Lui come col migliore dei padri, col più affettuoso degli sposi. ConsolateLo, riparate col vostro amore, con le vostre tenerezze, le ingiurie che riceve ogni giorno. Dovete prendere a cuore gli interessi della Sua gloria. Dimenticatevi di voi stessa dinanzi a Lui e state certa che così facendo, i vostri propri interessi diverranno i Suoi ed Egli farà per voi più che se ve ne occupaste voi stessa.


16 ottobre 1880. - Una persona ha un bel da fare dietro alle anime che le sono affidate, riprenderle, cercare di infondere in loro un po' più di pietà: non vi riuscirà che proporzionatamente alla sua interiorità. È solo ciò che sovrabbonda dalla sua pietà che essa riverserà nei loro cuori; nel caso contrario, se non è quale dovrebbe essere, se non è unita con Gesù, le sue parole giungeranno agli orecchi, ma non al cuore, i suoi sforzi non saranno benedetti. Considerate se è cosa buona l'essere uniti a Gesù... È così, non è vero?... Ed è solamente in questo la vera felicità della terra.


Novembre 1880. - Quando avete da riprendere una persona che ha mancato leggermente o anche gravemente, fatelo con molta dolcezza, con fermezza talvolta, quando la mancanza lo esige, ma con poche parole e mai per passione, perché il rimprovero fatto in tal modo nuoce all'anima di colei che lo fa e di colei che lo riceve. Nel riprendere una giovinetta evitate soprattutto, per esempio, di rinfacciarle le mancanze passate. È questo un difetto abbastanza comune e che dispiace al buon Dio. Coloro che agiscono in tal modo commettono una colpa. Chi ha detto loro che quanto essi rimproverano non sia già perdonato? Per quale motivo ritornarci su? Il buon Dio non gli ha affatto dato un simile esempio. Ci si deve continuamente umiliare delle proprie colpe e ricordarle incessantemente dinanzi a Nostro Signore, nell'amarezza del proprio cuore, ma non bisogna mai ritornare sul passato di nessuno.

Un'anima cristiana e, a maggior ragione, un'anima religiosa, se vuol far piacere a Nostro Signore, agirà riguardo al prossimo come desidera che Gesù agisca nei suoi riguardi. Considerate bene questo e, all'occasione, mettetelo fedelmente in pratica.

Non lasciatevi mai prendere eccessivamente né dai doveri né dalle cose e dalle sollecitudini della vita, fino al punto che la vostra anima perda quella libertà che le impedirebbe di unirsi ogni istante a Gesù, e di poter conoscere ed adempiere sempre la Sua santa volontà.

Se soffrite, accettate la sofferenza con rassegnazione perché è permessa da Gesù, il quale, dal male che lascia fare, sa trarre il più gran bene. Andate con tutta semplicità ai piedi del tabernacolo, e qui confidate al vostro Gesù quello che vi pesa sul cuore, quello che a volte vi sembra molto gravoso da portare: il Suo Cuore alleggerirà tutto. Al contrario, se gioite di quella gioia che si prova soprattutto a rari intervalli al servizio del buon Dio, accettatela con umiltà e riconoscenza, e pensate che la terra non è il soggiorno del riposo, ma un luogo di esilio, di fatica e di sofferenze di ogni genere!

Lasciate che tutto passi tranquillamente intorno a voi. Nulla vi arresti. La vostra sola gioia, l'unico vostro riposo, deve trovarsi in Gesù; operate solo per Lui, il Suo amore vi dia coraggio; non potrete mai far troppo per un Dio così amabile! Più vi distaccherete da tutto ciò che vi circonda, più Gesù vi colmerà delle Sue grazie d'elezione, delle Sue carezze divine. Sovente proverete una grande indifferenza per cose che, un tempo, vi avrebbero impressionato; anche questa è una misericordia di Colui che vi ama e che desidera vedervi in quel distacco che Egli attende dalle anime che vuole esclusivamente per sé. Gesù permette che queste anime privilegiate provino una sorta di disgusto per tutto ciò che non è Lui. Egli fa loro trovar spiacevole quanto non riguarda Lui direttamente, perché vuole con questo farle giungere a vuotare il loro cuore da tutto l'umano che vi si trova al fine di colmarlo delle Sue grazie e di farvi traboccare il Suo amore.


Novembre. - I giorni di Comunione, in cui si celebra una prima Messa, potreste far colazione un po’ prima delle otto. Non vi occorrono più di tre minuti. Vi dico questo perché il buon Dio vorrebbe che prolungaste il ringraziamento il più possibile. Facendo così, avrete un quarto d'ora in più. Il primo quarto d'ora sarà per voi come al solito. Quante cose avete da dire a Gesù, non è vero? Il secondo quarto d'ora sarà per Lui. Potreste ancora continuare così anche durante le Ore Minori e una gran parte della Santa Messa. Chiedetene il permesso alla Madre Superiora. Vedete quante grazie! Per uno speciale favore di Gesù, le Sacre Specie rimangono a lungo in voi dopo la santa Comunione; approfittate dunque con riconoscenza di quei felici istanti in cui, cuore a cuore con Colui che i Cieli non riescono a contenere, tutto potete ottenere. Quale amore di un Dio per la Sua povera creatura d'abbassarsi fino ad intrattenersi con essa, come un amico con l'amico! Allora si deve adorare, ringraziare, chiedere e riparare in modo particolare per tutte le ingiurie che Gesù riceve dal mondo in questi tristi tempi! È tanto offeso il buon Gesù! Oh! Amatelo molto! Voi sapete che Egli vi ama: ne avete delle prove!

Essendo ancora sulla terra, non potete comprendere quello che il buon Dio esige da un'anima che espia le sue colpe nel Purgatorio. Voi credete che molte preghiere, d'altronde ben fatte, metteranno un'anima quasi subito in possesso della felicità eterna! Non è così. Chi può scrutare i giudizi del buon Dio? Chi può comprendere la purezza che Egli esige da un'anima, prima di ammetterla alla partecipazione della sua felicità eterna? Oh, se si sapesse, se si riflettesse a tutto questo mentre si sta sulla terra, quale vita si condurrebbe!

Esaminate seriamente quanti peccati veniali commette al giorno una persona negligente, poco sollecita della sua salvezza, tutta dedita alle cose della terra... Quanti minuti essa consacra al buon Dio? Vi pensa almeno con attenta considerazione? Ebbene, ecco 365 giorni simili in un anno... e, se molti anni si somigliano, tale persona muore con l'anima gravata di una moltitudine di peccati veniali non rimessi, perché essa non vi ha dato peso. Appena appena rimane nell'anima così oppressa un piccolo barlume d'amore, quando viene a rendere conto della sua vita a Colui che gliela richiede. Ecco quelle vite pressoché nulle, che bisogna ricominciare nell'espiazione, vite senza amore di Dio, senza purezza d'intenzione. L'anima, che deve vivere di Dio, non ha vissuto per Lui; bisogna, dunque, che ricominci la sua vita e questo tra sofferenze inaudite! Sulla terra essa non ha approfittato della misericordia divina. Era schiava del suo corpo; una volta nel luogo di purificazione, deve soddisfare fino all'ultimo centesimo e riacquistare il suo primo splendore; questo, quanto alle anime indifferenti alla loro salvezza, ma quanto alle anime ancor più colpevoli, è tutt'altra cosa.

Amate tanto il buon Dio da non essere obbligata a venir qui ad acquistare il Suo amore mediante la sofferenza senza meriti. Le sofferenze della terra, le pene sono meritorie, non lasciatevele sfuggire: soprattutto amate! L'amore cancella molti peccati e li fa anche evitare perché non si vuole recare dispiacere a Colui che si ama; per questo l'anima che ama veramente Gesù sta continuamente in guardia ed evita tutto ciò che potrebbe offendere i Suoi sguardi divini.

Molte anime del Purgatorio contano su di voi per essere liberate dal luogo delle loro sofferenze. Pregate con tutto il cuore per esse.



1881. - Le sofferenze fisiche e morali sono il retaggio degli amici di Gesù finché dimorano sulla terra. Più Gesù ama un'anima, più le dona in larga misura di partecipare dei dolori da Lui sofferti per nostro amore. Felice l'anima così privilegiata! Quanti meriti può acquistare! È questa la via più corta per arrivare al Cielo... Non abbiate, dunque, paura della sofferenza; al contrario, amatela, perché vi avvicina maggiormente a Colui che amate. Non vi ho forse detto un giorno che l'amore renderà dolce quello che ancora vi sembra molto amaro, per il fatto che non amate abbastanza? Il mezzo infallibile per giungere presto ad una unione intima con Gesù è l'amore, ma l'amore unito alla sofferenza. Fin qui avete avuto non poche croci, eppure non le amate ancora come Gesù vorrebbe.

Se sapeste quanto la sofferenza fa bene all'anima! I patimenti sono le più dolci carezze che lo Sposo divino possa fare a colei che vuole unire intimamente a sé. Egli invia, a quest'anima privilegiata, sofferenze su sofferenze, pene su pene, al fine di distaccarla da tutto ciò che la circonda. Allora può parlare al suo cuore. Che cosa avviene durante quei divini colloqui? Se volete, lo saprete. Gesù tiene in sospeso delle grazie che riverserà su di voi come un’inondazione, quando vi vedrà preparata, come Egli desidera, e pronta a riceverle.

Gesù vuole che operiate unicamente per Lui, che facciate convergere tutte le vostre azioni alla Sua gloria, che Lo prendiate quale confidente di tutte le vostre gioie e di tutte le vostre pene, che non facciate alcuna cosa, per quanto piccola, senza chiederGli consiglio e illuminazione, che, come ricompensa per tutto quel che farete, non vogliate altro che Lui solo. Vi ci siete impegnata già da molti anni! "Gesù mio, diteGli allora, che io non riceva mai alcun riconoscimento sulla terra per il poco di bene che vi compirò! Voi solo mi bastate!". Cosa pensate di questa domanda? Si è ben realizzata? Gesù non si lascia vincere in generosità, vedrete. Pensate anche che non tanto le vostre preghiere mi metteranno in possesso dell'eterna dimora, quanto le vostre azioni perfette, la vostra unione intima con Gesù. Siate ben certa che Egli ha avuto dei grandi disegni sulla vostra anima inviandomi a voi in questo modo; se potessi dirvi quel che so a tale riguardo!... Grande è l'amore di Gesù per voi! Quante delicatezze, quante sollecitudini Egli ha avuto a vostro riguardo. Né Lo scoraggiano le vostre indifferenze! A volte, quanto siete fredda, incurante nei riguardi di un Dio così buono! ChiedeteGli perdono di tutte queste mancanze e agite con Lui come un bambino agisce col migliore dei padri. Non abbiate paura d’infastidirLo. A me piace vedere la fiducia nel vostro cuore. Cercate sempre di farGli piacere, dal vostro risveglio fino alla sera, senza mai ascoltare i moti della vostra natura.



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